L’ennesima giravolta di Elon Musk sui pagamenti in criptovaluta per le auto Tesla ha ridato ossigeno al Bitcoin, ma sul rimbalzo della crypto c’è anche la firma dell’hedge fund manager Paul Tudor Jones II.
Il Bitcoin è tornato a scambiare sopra la soglia psicologica dei 40.000 dollari, rialzandosi dai minimi intraday di una settimana fa, poco sopra quota 30.000. Dietro il rimbalzo – in doppia cifra, +20,5% - ci sono ancora i tweet di Elon Musk, che ha riaperto alla possibilità di accettare pagamenti in criptovaluta per le auto Tesla dopo aver ricevuto, dice il tycoon, sufficienti rassicurazioni sull’uso di energia pulita nelle attività di mining.
Ma negli ultimi giorni, a ben vedere, c’è un altro nome pesante della finanza USA che si è speso in favore del BTC: è Paul Tudor Jones II, mago degli hedge fund.
Bitcoin, anche Paul Tudor Jones II dietro i rialzi
Paul Tudor Jones II ha infatti mandato una stoccata alla Fed e al Tesoro USA, che da tempo parlano di una inflazione transitoria, nonostante gli ultimi dati (+5% a maggio su base annuale dopo il +4,2% di aprile) rilevino già un surriscaldamento dell’economia USA. La banca centrale, in linea con le aspettative di un trend transitorio per i prezzi al consumo, ha confermato le sue politiche ultra-accomodanti, ma tanto l’hedge fund manager quanto Jaime Dimon di JP Morgan hanno lanciato l’allarme su un possibile errore di valutazione.
Errore che spinge il fondo di Paul Tudor Jones II a puntare sull’inflation trade, come rivelato dallo stesso hedge fund manager ai microfoni della CNBC: “Mi piace il Bitcoin come diversificatore del portafoglio. In molti mi chiedono: cosa dovrei fare con i miei BTC? L’unica cosa che so è che voglio il 5% in oro, il 5% in Bitcoin, il 5% in cash e il 5% in commodity”.
Occhi puntati sulla prossima riunione della Fed
Dichiarazioni che il crypto-mercato ha inevitabilmente letto come un endorsement al Bitcoin, sebbene la posizione di Paul Tudor Jones II rimanga ancorata alle evoluzioni sul fronte inflazione. In tal senso, la riunione della Fed di oggi e domani sarà “l’incontro più importante della carriera di Jerome Powell, sicuramente il più importante incontro della Fed degli ultimi quattro o cinque anni” secondo l’hedge fund manager.
Un qualsiasi commento della banca centrale su un prossimo allentamento degli acquisti di bond sovrani, anche se non immediato, potrebbe cambiare il sentiment del mercato.
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