Sta per chiudersi, con la proclamazione del quarantaseiesimo Presidente degli Stati Uniti, una lunga fase di incertezza che ha rallentato i mercati finanziari. Ma quale sarà l’effetto delle elezioni americane sulla celebre criptovaluta?
Attesa febbrile per i risultati delle elezioni americane, con il candidato Democratico Joe Biden che nei sondaggi mantiene un discreto vantaggio sul contendente (Donald Trump è però in ripresa negli Stati cruciali).
Alta l’attenzione anche dei mercati finanziari che da settimane puntano sulla sconfitta del Repubblicano. La rielezione di Trump o il trionfo di Biden determineranno strategie, politiche e rapporti commerciali degli Stati Uniti per i prossimi quattro anni.
Ma qual è l’effetto delle Elezioni USA sul Bitcoin? Ecco un’analisi tesa a sviscerare le ipotesi più credibili sulla performance post-voto della criptovaluta.
Bitcoin: cosa succederà dopo le elezioni?
Se trionfo o disfatta di Trump alle elezioni cambieranno scenari e prospettive di molte realtà economiche, maggiore è l’incertezza sugli effetti di breve e lungo termine relativi al Bitcoin.
Donald Trump durante il suo primo mandato ha manifestato una certa prudenza nei confronti della celebre criptovaluta, affermando nel 2019 di non essere un sostenitore degli asset digitali e delle monete virtuali a causa dell’alta volatilità. Tuttavia, una conferma di Trump alla Casa Bianca potrebbe essere una buona notizia per la moneta virtuale, con il Repubblicano che secondo gli osservatori potrebbe scegliere un approccio più pragmatico e virare, se necessario, verso una posizione pro-Bitcoin.
Meno segnali, invece, dal fortino democratico. La posizione di Joe Biden sul Bitcoin è infatti caratterizzata da una maggiore ambiguità (l’argomento non è stato affrontato durante i duelli televisivi Trump-Biden). Gli enormi stimoli economici che il Democratico ha promesso in caso di elezione potrebbero però favorire il Bitcoin. Il problema, semmai, sarebbe la consequenziale sconfitta di Trump, con il tycoon che a quel punto potrebbe rifiutarsi di stimolare l’economia fino al passaggio di consegne (metà gennaio 2021).
Quale sia lo scenario migliore per i sostenitori del Bitcoin è difficile da determinare con accuratezza. L’ipotesi più probabile è che il destino della criptovaluta sia parzialmente slegato dall’esito delle elezioni. Che a vincere sia Trump o Biden, all’orizzonte non sembrano esserci elementi che possano ostacolare la corsa del Bitcoin, sebbene alcuni analisti abbiano evidenziato la possibilità di un aumento della volatilità nei prossimi mesi.
Il 2020 è stato un anno sensazionale per il Bitcoin
In attesa dei risultati delle elezioni i sostenitori del Bitcoin possono già celebrare gli straordinari risultati maturati nel corso di quest’anno.
Dopo un inizio al rallentatore a causa del crash di marzo (la valutazione del Bitcoin passò dagli oltre 10.000 dollari di febbraio a meno di 5.000 durante la prima ondata recessiva) il Bitcoin si è stabilizzato su un trend di crescita costante, fatta eccezione per alcune leggere fluttuazioni (valore attuale 13.517 dollari).
Fondamentali per la corsa del Bitcoin sono state le strategie implementate dai nomi più influenti del mercato. In prima linea PayPal, società americana guidata da Elon Musk che, nello scorso mese di ottobre, ha deciso di concedere agli utenti la possibilità di comprare e vendere le principali criptovalute tramite un apposito servizio.
Ai fini della credibilità del Bitcoin è stata rilevante anche l’inversione di marcia di JP Morgan che, dopo aver definito la criptovaluta “una frode” nel 2017, si dice ora pronta a riconsiderarla come una concreta alternativa all’oro per i Millenials.
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