Bitcoin oscilla nuovamente sopra i $43.000 e raggiunge il suo massimo su base settimanale. Cosa sta favorendo il rialzo della criptovaluta?
Dopo settimane caratterizzate da un andamento incerto, Bitcoin sembra aver ritrovato un ottimo slancio e il suo prezzo è nuovamente sopra i $43.000, livello che era stato superato per l’ultima volta a inizio gennaio.
Si rafforza la convinzione che vede il primo crypto asset del mercato ancora in fase bullish, ma non mancano pareri discordanti riguardo i supporti che la crypto potrebbe testare qualora si verificasse una nuova imponente flessione.
Non a caso, in concomitanza con il rialzo i media statunitensi hanno diffuso una serie di notizie incoraggianti per quanto riguarda l’adozione del Bitcoin da parte d’importanti società e istituzioni. L’ultima delle quali ha come protagonista la società di servizi finanziari Valkyrie Funds, che ha ottenuto il via libera da parte della SEC americana per il lancio di un ETF, che avrà come sottostante le azioni di alcune società di crypto mining quotate al Nasdaq.
Simili decisioni possono riflettersi positivamente sul trend di lungo periodo di Bitcoin.
Bitcoin rialza la testa, ecco cosa lo sta sostenendo
Dietro la crescita del prezzo di Bitcoin si nasconderebbe il clamore mediatico suscitato da una serie di avvenimenti che hanno avuto luogo nelle ultime settimane e che testimoniano quanto sia forte l’interesse delle grandi compagnie e personalità politiche nei confronti del BTC.
In primo luogo, due grandi società hanno dichiarato pubblicamente l’ammontare delle riserve in Bitcoin, aggiungendo che aumenteranno gli acquisti in previsione di nuovi rialzi: si tratta di MicroStrategy, che detiene quasi $4 miliardi in Bitcoin, e Tesla, che sarebbe in possesso di oltre $2 miliardi in criptovaluta. La scorsa settimana il CEO di MicroStrategy Michael Saylor aveva confermato l’acquisto di 660 BTC a un prezzo di $37.865 ciascuno. Al tasso di cambio attuale, l’operazione ha già fruttato più di $3 milioni.
Secondo l’opinione di Andrew Rossow, avvocato editoriale ed esperto di nuove tecnologie, l’adozione di Bitcoin da parte dei politici e membri del Congresso può spingerne in alto le quotazioni e favorirne la rivalutazione. Per rimanere in tema, la settimana scorsa il senatore USA Ted Cruz ha affermato di aver investito $50.000 in Bitcoin approfittando delle forti flessioni di metà gennaio.
In questo momento le analisi lasciano intendere che il principale supporto per BTC si stia formando nel range tra $40.000 e i $41.000, mentre la resistenza più ostica da superare resta fissata sopra i $45.000.
Bitcoin: cosa aspettarsi in caso di nuove flessioni?
Come già anticipato, gli analisti non escludono che Bitcoin possa incontrare qualche difficoltà nella sua risalita verso il target dei $50.000, tuttavia i pareri riguardo l’ampiezza di una flessione futura non sono omogenei.
Per alcuni è verosimile aspettarsi un ritorno in area $40.000, mentre i più pessimisti hanno sollevato la possibilità che la prossima grande flessione sia capace di spingere BTC sotto la soglia psicologica dei quarantamila.
A ogni modo, la maggior parte dei tecnici ritiene che le quotazioni si manterranno ben al di sopra dei minimi mensili registrati a fine gennaio.
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