Bonus 600 euro, domanda respinta? Ecco cosa fare

Antonio Cosenza

02/06/2020

Bonus 600 euro: le istruzioni dell’INPS su come richiedere il riesame in caso di domanda respinta.

Bonus 600 euro, domanda respinta? Ecco cosa fare

Bonus 600 euro: con il messaggio n° 2263 pubblicato nella giornata di lunedì 1° giugno, l’INPS ha dato indicazioni su cosa fare nel caso in cui la domanda per il bonus 600,00€ legato all’emergenza da COVID-19 venisse respinta.

Come noto, ci sono molte persone che non hanno ricevuto alcun bonus 600 euro (né a marzo né ad aprile) in quanto la loro domanda è stata respinta dall’INPS. I motivi alla base del rifiuto potrebbero essere molteplici: ad esempio per gli stagionali - come raccontato da un diretto interessato a noi di Money.it - potrebbe essere stato per un errore nel contratto, mentre molte altre persone hanno visto respinta la loro richiesta in quanto percettori del reddito di cittadinanza (ma a tal proposito ci sono novità con il Decreto Rilancio). Senza contare, poi, il numero di domande respinte a causa del mancato riscontro nelle banche dati dell’INPS di alcune delle condizioni previste dalla normativa per beneficiare del bonus.

A tal proposito, l’INPS ha fatto chiarezza su come chiedere il riesame in caso di respingimento - o anche di un semplice avviso di reiezione - della domanda.

Bonus 600 euro, domanda respinta: ecco cosa fare

Come prima cosa l’INPS chiarisce che l’interessato ha a disposizione venti giorni di tempo, dal rigetto o dal preavviso di rigetto, per produrre l’istanza di riesame. Qualora trascorso questo termine non ci sarà alcuna richiesta di riesame, allora la domanda si intende come “definitivamente respinta”. In tal caso l’unico modo per richiedere una nuova valutazione dell’istanza sarà quella di presentare il ricorso giudiziario.

Ovviamente nel presentare il riesame della domanda per il bonus 600 euro, l’interessato dovrà allegare la documentazione ulteriore per lo svolgimento di un supplemento di istruttoria. Se anche al seguito del riesame la domanda sarà respinta, allora l’interessato potrà esclusivamente presentare ricorso di natura giudiziaria, in quanto non è ammesso il ricorso amministrativo.

Bonus 600 euro: come presentare il riesame

Il riesame della domanda è possibile nella stessa parte in cui il cittadino - ma anche il patronato in qualità di intermediario - verifica lo stato della domanda.

Ricordiamo, infatti, che solitamente l’esito viene comunicato ai richiedenti tramite SMS o email; in caso di respingimento dell’istanza è possibile verificarne le motivazione tramite il servizio “indennità 600 euro” disponibile nell’area personale (accessibile tramite il PIN INPS) nella parte relativa agli “Esiti”.

Lo stesso vale per quei cittadini a cui la domanda non è stata ancora respinta ma hanno solamente ricevuto un avviso di reiezione con l’INPS che ha chiesto loro ulteriori documenti che possano determinare un supplemento di istruttoria, in quanto così com’è la domanda non merita di essere accolta.

In entrambi i casi la richiesta di riesame, da effettuare entro i termini suddetti, può essere presentata attraverso il link “Esiti” che si trova nella stessa sezione del sito INPS in cui è stata presentata la domanda per l’indennità. Grazie a questa nuova funzionalità, il richiedente può allegare i documenti richiesti per il riesame.

In alternativa è anche possibile inviare una mail alla sede INPS competente sul territorio, il cui indirizzo è allegato al messaggio con cui viene annunciato il rigetto dell’istanza.

Attenzione, perché ci sono alcuni casi in cui la richiesta di riesame non è necessaria, in quanto questa avviene d’ufficio. È il caso, ad esempio, del bonus 600 respinto per coloro che nel contempo sono titolari dell’assegno ordinario di invalidità, o anche per i lavoratori stagionali dei settori turismo e stabilimenti termali, il cui esito negativo sia stato determinato dalla carenza del requisito della qualifica di stagionale nelle denunce mensili Uniemens. Per questi, così come per coloro che hanno presentato domanda erroneamente in una categoria di appartenenza sbagliata, il riesame avviene d’ufficio.

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