Boom di contagi nei bambini under 12: l’allarme degli esperti

Martino Grassi

22 Settembre 2021 - 10:30

Più della metà dei contagi nella fascia 0-19 è stata registrata nei bambini al di sotto dei 12 anni, allertando le autorità che adesso spingono sulla necessità del vaccino. Ecco i dati.

Boom di contagi nei bambini under 12: l’allarme degli esperti

Preoccupa l’incremento dei contagi da coronavirus nei bambini appartenenti alla fascia di età al di sotto dei 12 anni registrato nelle ultime settimane dall’Istituto Superiore di Sanità.

Davanti a questa situazione gli esperti, primo fra tutti Guido Rasi, consulente del commissario Figliuolo, ribadiscono la necessità di dare il via alla vaccinazione anche in questa fascia d’età dopo l’approvazione da parte del’Agenzia Europea del Farmaco. Ma vediamo cosa dicono i dati e quanti sono i contagi tra i giovanissimi.

Boom di contagi nei bambini under 12: l’allarme

A partire dal mese di luglio, l’Istituto Superiore di Sanità ha registrato un calo delle infezioni nei ragazzi più grandi, complice anche l’avvio della campagna di vaccinazione tra i giovani, mentre tra i bambini è stato registrato un vero e proprio boom di infezioni. Inizialmente infatti i contagi tra gli 0 e gli 11 anni rappresentavano il 20% del totale dei casi tra le persone da 0 a 19 anni, mentre adesso rappresentano più del 50% delle diagnosi.

Stando al rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità nel periodo tra il 30 agosto-12 settembre sono stati diagnosticati 17.312 nuovi casi nella popolazione al di sotto dei 19 anni, di questi 190 sono stati ricoverati in ospedale, 2 in terapia intensiva e fortunatamente nessuno è deceduto. Quello che ha allarmato gli esperti è il fatto che dal mese di luglio è stato registrato un incremento dei contagi nelle fasce più giovani a discapito dei bambini più grandi, al di sopra dei 12 anni.

Verso il vaccino per i bambini

Davanti a questi dati, anche tra gli esperti, si accende il dibattito sulla possibilità di estendere la vaccinazione anche ai bambini dai 5 agli 11 anni in seguito all’approvazione del vaccino da parte delle agenzie regolatorie americana ed europea. Attualmente infatti si resta in attesa della “disposizione formale di FDA ed EMA, e di consolidare anche i dati, ampliando il campione. I numeri, infatti, sono interessanti. Sicuramente è un primo campione non grossissimo ma direi significativo”, spiega Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano.

Lo studio condotto da Pfizer ha coinvolto in totale 2.268 bambini tra i 5 e 11 anni nella fase II/III. Lo studio prevedeva la somministrazione di due dosi di vaccino a distanza di 3 settimane con una quantità inferiore rispetto a quella degli adulti: 10 microgrammi anziché 30. Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta ha precisato che “i principali risultati dello studio indicano una efficacia nel generare anticorpi neutralizzanti contro il virus pari a quella dimostrata dallo stesso vaccino nella fascia di età superiore”.

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