La giornata si apre all’insegna del rialzo per l’indice FTSE Mib. L’Ufficio Studi di Money.it si è focalizzato su alcuni titoli del settore bancario che presentano i migliori spunti tecnici per l’operatività odierna. Focus su Banco BPM, Unicredit e UBI banca
L’indice FTSE Mib apre la seduta in rialzo dello 0,16%, attestandosi a 21.280,50 punti.
Ieri, a sostenere Piazza Affari sono stati i rialzi del comparto bancario, in luce sia alla notizia delle trattative di fusione tra Commerzbank e Deutsche Bank, sia alla decisione di Moody’s di rinviare il suo giudizio sull’Italia.
A Milano in grande spolvero: Banco BPM +4,68%, Unicredit +2,77%, UBI banca +2,75%, BPER Banca +2,63%, Mediobanca +2,14% ed infine Intesa Sanpaolo +1,55%.
L’Ufficio Studi di Money.it oggi si è focalizzato sui primi tre titoli bancari precedentemente menzionati analizzandone il quadro tecnico:
- Banco BPM: ieri il titolo ha proseguito il rimbalzo da area 1,90 euro, attestandosi in chiusura di contrattazioni a 2,0585 euro per azione. La view rialzista rimane intatta, tuttavia, nella giornata odierna, sarà importante monitorare la price action del titolo nel caso di un arrivo alla media mobile a 200 giorni. Un eventuale sorpasso di tale livello darebbe il via ad operazioni long con obiettivo identificabile in area 2,30-2,40 euro.
- Unicredit: ieri i corsi del titolo di Piazza Gae Aulenti si sono attestati a 12,074 euro dopo aver effettuato il test della resistenza statica di breve periodo lasciata in eredità dal massimo segnato il 1° marzo scorso a 12,15 euro. Una rottura al rialzo di tale livello darebbe molto spazio di manovra ai compratori, a patto di superare con decisione la media mobile a 200 giorni, ora transitante 12,30 euro. Target ambizioso a 14 euro per azione.
- UBI banca: con la candela di ieri i corsi si sono attestati a 2,537 euro, allontanandosi sempre di più dal supporto statico a 2,388 euro. La view rialzista rimane quindi intatta e farebbe privilegiare l’implementazione di strategie long. Target ambizioso in area 3,00 euro. Ma attenzione alla media mobile a 200 giorni che ora transita poco al di sotto, più precisamente a 2,9422 euro. Tale livello potrebbe ostacolare le forze rialziste.
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