La giornata si apre all’insegna del ribasso per l’indice FTSE Mib. L’Ufficio Studi di Money.it oggi si è focalizzato su alcuni titoli quotati a Piazza Affari che presentano interessanti spunti tecnici. Ecco l’analisi tecnica su Azimut, CNH Industrial e Ferrari
L’indice FTSE Mib apre la seduta in calo dello 0,30%, attestandosi a 20.356,50 punti.
La seduta di ieri è stata positiva per le principali piazze finanziarie in scia alle attese per un accordo tra Cina e Stati Uniti sul tema dazi. Ha tenuto banco infatti l’annuncio del Presidente americano Donald Trump di una estensione della tregua sui dazi con la Cina.
La mossa del Presidente ha allontanato lo spettro di una ulteriore escalation delle tensioni commerciali. Trump ha anche riferito di essere fiducioso che il prossimo incontro con il leader cinese Xi Jinping sia quello decisivo per la firma dell’accordo commerciale.
In questo contesto, l’Ufficio Studi di Money.it oggi ha condotto un’analisi tecnica su alcuni titoli che presentano i migliori spunti per l’operatività odierna:
- Azimut: nella seduta di ieri il titolo si è attestato a 12,465 euro, effettuando il secondo test della media mobile a 200 giorni. Anche se la tendenza in atto è rialzista, si potrebbero implementare strategie contrarian alla rottura dei minimi segnati venerdì a 12,315 euro. In tal caso un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato a 11,34 euro, prossimo supporto significativo.
- CNH Industrial: nella precedente seduta il titolo si è attestato a 9,586 euro, disegnando una candela dalle implicazioni ribassiste. Il modello di massimi e minimi crescenti in atto da inizio anno è ancora integro e la recente violazione al rialzo della media mobile a 200 giorni, ora transitante a 9,3823 euro, ha rafforzato la view positiva sul titolo. A tal proposito un eventuale movimento correttivo nella seduta odierna potrebbe fornire ingressi long in prossimità di questo livello dinamico, in linea con la tendenza di fondo.
- Ferrari: il titolo continua la sua fase di consolidamento a seguito del forte rialzo messo a segno il 31 gennaio scorso. Ora i prezzi si trovano in mezzo a due livelli dinamici estremamente significativi. Sotto i prezzi transita la media mobile a 200 giorni, sopra la trendline discendente di lungo periodo che conta i massimi segnati a giugno, luglio e settembre 2018, ora transitante a 112,77 euro. Tuttavia, l’oscillatore RSI in area di ipercomprato farebbe pensare che direzione ribassista sia quella da privilegiare nelle prossime sedute.
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