A sorpresa la banca centrale brasiliana ha alzato i tassi di interesse all’11,25%, facendo scattare forti acquisti sul real
Dopo la vittoria al fotofinish di Dilma Rousseff alle elezioni presidenziali, che le hanno permesso di restare in carica per altri quattro anni, in Brasile è arrivata l’ora della stretta monetaria per attirare nuovamente capitali esteri e ripristinare la fiducia sul real. La banca centrale sudamericana ha infatti aumentato i tassi di interesse di un quarto di punto all’11,25%, dopo che da aprile scorso aveva interrotto i rialzi per non far scendere ulteriormente il grado di popolarità della Rousseff, che in effetti alla fine è riuscita a strappare la vittoria solo per una manciata di voti.
Il tasso di riferimento Selic all’11,25% dovrebbe far ripartire il cambio del real brasiliano, che lunedì era sceso sui livelli più bassi degli ultimi nove anni dopo l’annuncio della vittoria della Rousseff alle elezioni per la carica di presidente del Brasile. Il rialzo dei tassi ha sorpreso praticamente tutti gli analisti finanziari, tanto che solo uno dei 54 esperti intervistati da Bloomberg aveva prospettato la stretta sui tassi. Il governatore della banca centrale di Brasilia, Alexandre Tombini, ha atteso prima l’esito elettorale e poi ha aumentato il costo del denaro.
Una motivazione importante alla base del rialzo dei tassi è senza dubbio l’inflazione galoppante, che a metà ottobre risultava pari al 6,62% su base annua, quasi mezzo punto in più rispetto a un mese prima. Questo livello è di poco superiore al target massimo di inflazione tollerato dall’istituto monetario brasiliano, che ha un obiettivo del 4,5% al quale può aggiungere un +/-2%. Il tema caldo dell’inflazione oltre le soglie di allerta in Brasile sarà affrontato con maggiore attenzione dalla Rousseff, sotto la quale il gigante sudamericano ha sperimentato la crescita economica più bassa da oltre vent’anni.
Sul mercato valutario il real brasiliano è in netta ripresa, dopo che il tasso di cambio USDBRL era salito fin sopra 2,55 nella sessione di lunedì. Bisogna ricordare che negli ultimi due mesi la valuta brasiliana era arrivata a perdere quasi il 15% del proprio valore, a causa della debolezza dell’economia (finita addirittura in recessione) e all’enorme deflusso di capitali esteri. Dopo l’annuncio dell’aumento del tasso Selic, il cambio dollaro/real si è mosso con decisione verso il basso scendendo fino a 2,39 sui minimi da oltre due settimane.
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