Brexit: un conto da £50 miliardi per il Regno Unito è in arrivo non appena verrà attivato l’Articolo 50 secondo il responsabile delle negoziazioni con l’UE.
Per la Brexit il Regno Unito dovrà pagare di 50 miliardi di sterline non appena sarà attivato l’Articolo 50.
Il Regno Unito è chiamato a sborsare 50 miliardi di sterline non appena il primo ministro inglese Theresa May attiverà l’Articolo 50, dando inizio alle operazioni ufficiali della durata di due anni per far uscire il Paese dall’Unione Europea.
Questo secondo quanto riportato da Michel Barnier, a capo delle trattative sulla Brexit nell’Unione Europea, e secondo altri funzionari.
Sky News riporta che il Regno Unito dovrà pagare circa 50-60 miliardi di euro per risolvere le «passività in essere».
I miliardi di euro che il Regno Unito dovrà pagare derivano dal fatto che il Paese deve continuare a contribuire al budget dell’UE fino alla fine del 2020 così come incontrare «gli oneri pensionistici in passività e altri pagamenti associati a garanzie di prestito».
Brexit: il conto per uscire dall’UE è salato
Sapevamo già che l’UE avrebbe presentato alla Gran Bretagna il conto da pagare per la Brexit e le ultime notizie non fanno altro che confermare l’intenzione del blocco di procedere con forza una volta attivato l’Articolo 50. A novembre, il Financial Times è stato informato da alcuni alti funzionari dell’UE sui piani pensati per le trattative con il Regno Unito all’attivazione dell’Articolo 50, che dà il via al processo ufficiale per l’abbandono del blocco europeo di 28 Paesi. Anche queste fonti avevano anticipato che il conto presentato dall’UE per la Brexit sarebbe stato molto pesante.
Il mese scorso, i negoziatori europei hanno riferito di non essere disposti a discutere di accordi commerciali fino al raggiungimento dell’accordo sul divorzio, almeno fino alla metà del 2018. Se l’Articolo 50 verrà attivato all’inizio del prossimo anno, come Theresa May ha previsto, questo darebbe alla Gran Bretagna solo 6 mesi di tempo per negoziare un accordo commerciale.
Il Regno Unito ha votato Sì alla Brexit, anche se di misura, lo scorso 23 giugno e, da allora, sono partite le speculazioni su quando il nuovo primo ministro, Theresa May, avrebbe attivato l’Articolo 50. Marzo 2017 è la data attualmente prevista, ma il tutto è subordinato alla decisione della Corte Suprema attesa a gennaio 2017, momento in cui sarà resa nota l’eventuale necessità di un permesso del Parlamento per proseguire con la Brexit. E la vicenda legislativa potrebbe rallentare le cose.
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