Brexit, effetti su Italia: a rischio l’export italiano per €1,7 miliardi

Conseguenze della Brexit anche in Italia: a rischio il settore export alla vincita del SI alla Brexit per 1,7 miliardi.

Manca davvero poco al referendum Brexit nel quale gli inglesi saranno chiamati a scegliere fra il «Remain» - che manterrebbe lo status quo - e il «Leave» - che invece cambierebbe il volto dell’Europa.

Molto si è discusso in merito agli effetti della Brexit. Si è parlato della “paura contagio” con riferimento ad una possibile reazione a catena sulle orme inglesi, delle conseguenze nei rapporti politici e delle conseguenze sul mercato valutario.
Insomma, i possibili scenari di una Brexit sono stati analizzati ormai da innumerevoli punti di vista.

Ma che cosa accadrebbe all’Italia, e più nello specifico al settore dell’export italiano, in caso di Brexit?

Brexit: gli effetti sull’Italia, export a rischio

Un abbandono dell’Europa da parte della Gran Bretagna avrebbe conseguenze anche sul settore delle vendite Made in Italy d’oltremanica.
Infatti se il Regno Unito votasse a favore dell’uscita dall’Unione Europea, la sterlina - secondo le previsioni degli economisti - potrebbe perdere circa il 20% contro l’Euro.
Questo deprezzamento potrebbe avere un impatto piuttosto negativo sul settore delle esportazioni italiane.

Vediamo allora come l’export italiano potrebbe essere influenzato dalla tanto temuta Brexit.

Effetti Brexit sull’export italiano: le previsioni di SACE

Ad aver analizzato i possibili effetti di questo impatto è stata la SACE - gruppo gruppo assicurativo-finanziario attivo nell’export credit - la quale ha portato alla luce alcune previsioni riguardanti l’export italiano in caso di Brexit.

Alessandro Terzulli - chief economist della società - ha delineato previsioni ottimistiche in caso di vittoria del “remain”, previsioni però non altrettanto condivisibili in caso di vittoria del “leave”.
Secondo SACE, infatti, in caso di Brexit il settore dell’export italiano nel 2016 si contrarrebbe perdendo dai 200 ai 500 milioni di beni esportati.
Export sempre in positivo ma in evidente diminuzione rispetto al 2015.

Le previsioni più buie di SACE riguardano però il 2017, anno in cui si prevede un ulteriore calo ed un assestamento dell’export fra il 3% e il 7%, il che equivarrebbe a circa 600-1.700 milioni di euro in meno di prodotti esportati.

Export italiano: i settori più colpiti in caso di Brexit

È sempre SACE ad aver indagato quali settori dell’export italiano potrebbero essere maggiormente colpiti dall’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.

I settori export maggiormente a rischio sembrano essere essenzialmente due.

A tremare di più sarebbe il settore dei mezzi di trasporto, che rappresenta il 14% del nostro export e che potrebbe crollare di una percentuale che va dal -10% al -16%.
Subito dopo, a subire le maggiori ripercussioni sarebbe sicuramente il settore della meccanica strumentale - che rappresenta il 16.8% di tutto l’export italiano.

Brexit ed export italiano: i settori meno a rischio

Il settore alimentare, quello delle bevande ed il settore tessile sembrano essere quelli meno a rischio ondata Brexit.
La richiesta di prodotti alimentari e tessili italiani infatti non si è mai arrestata neanche negli anni di crisi più acuta e questo ha indotto gli analisti a pensare che gli effetti Brexit su questi settori sarebbero solo marginali.

Comunque, nonostante il Fondo Monetario Internazionale abbia definito l’Italia uno dei Paesi a minor rischio Brexit, la Gran Bretagna rimane per noi e per le nostre esportazioni un mercato prezioso.
Sono i dati a parlare: nel 2015 l’interscambio commerciale italiano con la Gran Bretagna si è assestato a 33.1 miliardi di euro in aumento rispetto al 2014.
È lo stesso export italiano ad essere aumentato nel 2015 sempre rispetto ai dati dell’anno precedente.

Insomma, l’esito del referendum sulla Brexit in un caso o nell’altro avrà sicuramente ripercussioni sull’export italiano.
Resta solo da aspettare due giorni e poi lo scenario inizierà a delinearsi.