Il virologo Andrea Crisanti spiega l’errore compiuto dal Governo nel contrastare il coronavirus e parla del vaccino antinfluenzale e del futuro anti COVID-19. Salvini smentito sull’efficacia di un farmaco.
Il virologo Andrea Crisanti è apparso critico nei confronti del Governo e soprattutto pessimista con riferimento all’evoluzione della situazione COVID-19 in Italia. Il direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova ha asserito che il Paese non ha messo in atto un piano valido, come da lui suggerito e proposto al Governo in modo vano, per uscire dalla pandemia coronavirus.
Lotta contro il coronavirus in Italia: speranze ma senza un valido piano
Crisanti, partecipando alla trasmissione Accordi e Disaccordi andata in onda sul Nove, venerdì 7 novembre 2020, e condotta da Luca Sommi e Andrea Scanzi, ha segnalato che il Governo non ha messo in piedi un programma di sorveglianza, pur avendo avuto sei mesi di tempo, che prevedesse un numero di tamponi giornalieri ben più alto (circa 300-400mila), un sistema informatico integrato all’app Immuni, un’infrastruttura in grado di rendere i tamponi accessibili, laddove ce ne fosse stato più bisogno. L’Italia si sarebbe affidata a sole speranze, come il vaccino e i monoclonali.
Immunità e mutazione del virus
Il professore Andrea Crisanti, in merito alla possibilità di essere immuni al COVID-19 dopo averlo contratto, sostiene che in base ad alcuni studi ancora in corso, non è detto che non si possa reinfettarsi, anche se non è chiaro il motivo. Un dato preoccupante, riguarda la mutazione del coronavirus, si è arrivati a un nuovo ceppo che sembra provenire dalla Spagna e che ha soppiantato quello di Wuhan. Ciò, potrebbe rendere non idoneo il vaccino su cui si sta lavorando in base al primo ceppo individuato all’inizio dell’epidemia, il condizionale è d’obbligo.
Crisanti smentisce Salvini e parla di lockdown inutile
In merito all’affermazione di Matteo Salvini, secondo cui sarebbe molto efficace nella cura del COVID-19 il Plaquenil (idrossiclorochina), un farmaco usato per trattare l’artrite reumatoide, Crisanti asserisce che il suo effetto è appena leggermente superiore a quello placebo, almeno secondo alcuni studi condotti negli USA e in Francia, smentendo il leader della Lega.
Crisanti stupisce quando si esprime a proposito di un lockdown totale auspicato da qualcuno, prima dell’ultimo DPCM. Egli asserisce che non avrebbe risolto il problema, o meglio, avrebbe portato a una riduzione importante dei casi positivi nel giro di quattro-cinque settimane, per poi creare grandi aspettative con conseguenti riaperture natalizie dei commercianti che, inevitabilmente, con il liberi tutti, avrebbe provocato una nuova risalita pericolosa dei contagi.
La questione vaccini
Alla domanda di Scanzi sulla valenza del vaccino antinfluenzale, il virologo risponde che serve per diminuire l’impatto sul sistema sanitario, ma che per quanto concerne l’utilità anti COVID-19, non c’è alcun elemento a sostegno di quest’ultima tesi.
Sui tempi di arrivo del vaccino COVID-19, Crisanti sostiene che si sta lavorando con le tre fasi in parallelo e non in sequenza, come si fa di solito con gli altri vaccini, grazie a grossi investimenti effettuati. Tuttavia, effettuarle in parallelo, significa velocizzare la procedura, ma anche assumersi il rischio che se in una fase dovesse emergere una problematica, non si potrebbe sistemarla in un’altra, visto che vengono effettuate in contemporanea.
Comunque, resta un grande vantaggio l’iter che si sta seguendo, in quanto il vaccino contro il coronavirus potrebbe essere valutato già a febbraio nella fase trial.
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