Cosa aspettarsi dal cambio euro dollaro nel 2018? Le previsioni delle grandi banche di investimento e i fattori ad impatto su euro e dollaro nel corso dell’anno.
Con l’inizio del nuovo anno i Forex trader corrono allo studio delle previsioni sul cambio euro dollaro per il 2018.
Sebbene le previsioni sul mercato valutario spesso lascino il tempo che trovano, conoscere il posizionamento e la view delle grandi banche di investimento può aiutare a comprendere, anche solo a grandi linee, cosa aspettarsi dal cambio euro dollaro nel 2018.
Previsioni cambio euro dollaro: il 2018 sarà rialzista
Il 2018 del cambio euro dollaro sarà un anno rialzista secondo le previsioni delle maggiori banche di investimento mondiali. Variazioni sul collocamento dei capitali di investimento, la crescita economica e la fine del programma di quantitative easing della BCE sono tutti fattori rialzisti per il cambio euro dollaro nell’anno appena iniziato.
Il primo giorno di negoziazioni del 2018 ha visto l’euro dollaro rompere la resistenza a 1,20 grazie ad una nuova ondata di debolezza del biglietto verde e all’interesse degli investitori per la moneta unica al fine di approfittare della crescita economica attuale nella zona euro. E la spinta rialzista potrebbe aumentare ancora per il cambio euro dollaro una volta che sarà scongiurato il rischio politico dopo le elezioni politiche italiane del 4 marzo 2018.
Vi è consenso sulle questioni chiave nell’Eurozona: sono tre gli eventi principali che domineranno il blocco economico nel 2018, comprese le elezioni generali in Italia e gli sviluppi del QE della Banca centrale europea (BCE) nella prima metà dell’anno.
Il grafico delle previsioni sull’EUR/USD nel 2018
Di seguito riportiamo un grafico riassuntivo delle previsioni 2018 sul cambio euro dollaro espresse da ABN Amro, Morgan Stanley, Barclays, SocGen, BMO e Credit Agricole. La linea in blu rappresenta la media delle previsioni raccolte.
View negativa sul dollaro USA
Per il dollaro, le previsioni sono concordi nell’essere generalmente ribassiste. Un grande rischio per il dollaro è una crescita più rapida nel resto del mondo, fattore che potrebbe ridurre l’attrattiva del biglietto verde e degli asset statunitensi agli occhi degli investitori.
«La crescita globale dell’economia e le alternative più attraenti all’estero» saranno la rovina del dollaro USA nel 2018 secondo Chris Turner, responsabile globale della strategia FX presso ING Group.
Un altro problema che peserà sul dollaro USA, dicono gli analisti, è l’inflazione debole e le aspettative sull’inflazione ancora basse. Anche se la Federal Reserve prevede di alzare i tassi di interesse tre volte nel 2018, nessuno si aspetta che i tassi statunitensi torneranno ai livelli in cui erano prima della crisi.
Le politiche del presidente Trump sono reflazionistiche sulla carta, ma ci sono dubbi su quanto saranno efficaci una volta messe in atto. Alcuni, tuttavia, credono che le riforme fiscali di Trump siano simili quelle dell’ex presidente Reagan, un elemento di forza per il dollaro nel 2018.
Con la Fed impegnata già da due anni nel ciclo di rialzo dei tassi, la spinta rialzista sul dollaro proviene da ciascun aumento futuro potrebbe ridursi col passare del tempo.
Le attese sull’Euro
Per quanto riguarda l’euro, la maggior parte degli analisti prevede un apprezzamento della valuta nel 2018, ma il rialzo risulterà relativamente limitato nei primi tre mesi dell’anno, in attesa delle elezioni italiane.
Una volta passate, gli operatori potranno concentrarsi sulla prossima mossa della Banca Centrale Europea. La BCE ridurrà il suo programma di acquisto di bond dalla portata di 60 miliardi di euro al mese nel 2018.
Già a gennaio il tasso di acquisti mensili scenderà a 30 miliardi di euro, mentre i mercati sperano che il piano possa chiudersi completamente entro la fine del terzo trimestre.
Una volta che il QE sarà finito, i tassi di interesse di mercato dovrebbero essere in grado di muoversi al rialzo e la BCE potrà aumentare il tasso di interesse ufficiale.
Il QE è negativo per l’euro perché mantiene i tassi di interesse artificialmente bassi, il che mantiene bassi i costi di finanziamento, con l’obiettivo di stimolare l’attività economica e l’inflazione.
Nel complesso, questa combinazione di fattori è destinata a pesare sul dollaro e a sostenere l’euro nell’anno appena iniziata, rendendo rialziste le previsioni sul cambio euro dollaro per il 2018. La media di tutte le previsioni raccolte vede il cambio euro dollaro a 1,20 nella prima metà del 2018 e a quota 1,22 entro la fine del 2018.
Previsioni sul cambio euro dollaro nel 2018 mese per mese
Secondo i calcoli probabilistici di LongForecast, l’andamento del cambio euro dollaro nel corso del 2018 potrebbe essere il seguente.
Nella tabella viene riportato il mese di riferimento, la quotazione di apertura, i minimi e i massimi sul mese previsti, il prezzo di chiusura, e le variazioni mensili e totali previste sull’euro dollaro il prossimo anno.
Ricordiamo che le seguenti sono solo delle indicazioni probabilistiche e non consistono in alcun modo in una previsione certa del futuro.
Mese | Apertura | Min-Max | Chiusura | Var% mese | Var% tot |
---|---|---|---|---|---|
Gennaio 2018 | 1.200 | 1.200-1.254 | 1.235 | 2.9% | 2.9% |
Febbraio 2018 | 1.235 | 1.235-1.282 | 1.263 | 2.3% | 5.3% |
Marzo 2018 | 1.263 | 1.255-1.293 | 1.274 | 0.9% | 6.2% |
Aprile 2018 | 1.274 | 1.274-1.322 | 1.302 | 2.2% | 8.5% |
Maggio 2018 | 1.302 | 1.265-1.303 | 1.284 | -1.4% | 7.0% |
Giugno 2018 | 1.284 | 1.254-1.292 | 1.273 | -0.9% | 6.1% |
Luglio 2018 | 1.273 | 1.263-1.301 | 1.282 | 0.7% | 6.8% |
Agosto 2018 | 1.282 | 1.282-1.340 | 1.320 | 3.0% | 10.0% |
Settembre 2018 | 1.320 | 1.320-1.362 | 1.342 | 1.7% | 11.8% |
Ottobre 2018 | 1.342 | 1.342-1.403 | 1.382 | 3.0% | 15.2% |
Novembre 2018 | 1.382 | 1.382-1.433 | 1.412 | 2.2% | 17.7% |
Dicembre 2018 | 1.412 | 1.403-1.445 | 1.424 | 0.8% | 18.7% |
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