Il cambio euro-sterlina risale e l’incubo Brexit torna a colpire. Ecco perché il pound, dopo i guadagni realizzati con Trump, inverte il trend. Il documento segreto del governo.
Cambio euro-sterlina in rialzo: spettro Brexit - La scorsa settimana, nella quale Donald Trump è stato incoronato nuovo presidente USA, è stata piuttosto positiva per la sterlina.
La valuta britannica ha infatti guadagnato terreno sia nei confronti del dollaro USA che nei confronti dell’euro, cosa che aveva fatto ben sperare in un recupero del pound. Ad oggi, tuttavia, la situazione è piuttosto cambiata e il cambio euro-sterlina è risalito. Lo spettro Brexit è tornato a colpire.
Il rally del pound è già finito? Sì, se si nota come il cambio euro-sterlina si sia rialzato e abbia riniziato a guadagnare ampio terreno. La valuta britannica ha perso più dell’1% contro la moneta unica il tutto a causa di nuovi timori sulla Brexit.
Nella sessione di venerdì scorso, dopo le elezioni USA, la sterlina aveva guadagnato lo 0,6% e si era assestata a quota 1,26 dollari, dopo aver precedentemente toccato il suo livello più alto dal crollo di ottobre. Il crollo della sterlina è iniziato lo scorso 23 giugno, quando un referendum popolare ha dato vita alla Brexit e ha sancito il divorzio tra Regno Unito e UE.
I risultati messi a segno dalla sterlina la scorsa settimana con l’elezione di Trump sono stati piuttosto positivi. Da quel momento in poi la sterlina ha guadagnato sia contro il dollaro statunitense sia contro la moneta unica e il cambio euro-sterlina ne ha risentito. Oggi questo trend rialzista si è già invertito e il cambio euro-sterlina è tornato a salire a quota 0,869.
Perché il rally del pound si è già interrotto? A pesare sulla sterlina sono ancora una volta i timori legati alla Brexit. Il governo di Theresa May avrebbe infatti ammesso l’assenza di una strategia volta a gestire l’abbandono dell’Unione Europea, secondo quanto riportato da un documento segreto pubblicato dal Times.
Il documento intitolato “Brexit update”, scritto da un funzionario governativo, parlerebbe di altri 6 mesi necessari prima dell’attivazione delle procedure necessarie al divorzio dall’UE. Nonostante il governo non abbia riconosciuto l’ufficialità del documento, l’ovvia incertezza generata ha portato il pound a perdere ancora una volta terreno a tutto beneficio del cambio euro-sterlina.
Insomma, il recupero della sterlina osservato con l’elezione di Trump non è durato molto e l’incubo Brexit è tornato prima del previsto. Attualmente il cambio euro-sterlina viaggia in rialzo a quota 0,86, mentre il cambio sterlina-dollaro USA viaggia in ribasso a 1,24. Di seguito un resoconto dell’andamento del pound dopo la vittoria di Trump alle elezioni USA 2016.
Sterlina subito dopo Trump: nuova forza contro dollaro ed euro
L’indice del dollaro, che rappresenta il valore del biglietto verde contro altre valute importanti, ha perso più del 2% la notte delle elezioni. La debolezza del dollaro ha spinto la sterlina in alto, ma non finisce qui.
La forza della sterlina non è stata solo osservabile in relazione al dollaro USA, ma anche in relazione all’euro. Contro la moneta unica la sterlina ha raggiunto i massimi di 7 settimane e ha toccato quota 1,1597 euro. Oggi, la situazione appare già differente.
Il valore della sterlina, basato sui paesi con cui il Regno Unito commercia di più, è cresciuto più del 3% la scorsa settimana e ha raggiunto i massimi di fine settembre. Dopo le elezioni USA 2016, che hanno fatto di Trump il nuovo presidente degli Stati Uniti, fra 32 valute la sterlina è quella che ha registrato le performance migliori contro il dollaro USA. Il rally del pound, tuttavia, appare già terminato.
Sterlina: da cosa è derivata la forza della valuta britannica
Secondo diversi analisti, i trader hanno pesato la possibilità di una serie di vittorie populiste in Europa - in una sorta di effetto domino Brexit/Trump - che potrebbero essere fortemente destabilizzanti per l’economia. Per questo i trader hanno rivisto al rialzo le stime sulla sterlina.
“Ci sono molte paure relative alla possibilità che le prossime elezioni e i prossimi referendum in Europa possano dar vita ad esiti populisti. Forse, allora, la sterlina britannica è stata ingiustamente punita negli ultimi mesi”,
ha affermato Alastair Archbold del Foremost Currency Group.
Molti altri analisti sono invece convinti che la nuova forza della sterlina sia stata attribuibile davvero a Trump e alla sua espressa volontà di firmare un accordo con il Regno Unito post-Brexit.
C’è tuttavia un’ultima parte di analisti secondo cui la rinnovata forza della sterlina è stata determinata anche da un altro elemento. Anche grazie alle elezioni USA 2016 e alla vittoria di Trump i trader sono stati distratti dalla Brexit e la sterlina è riuscita a recuperare terreno.
“Gli eventi dell’ultima settimana hanno distolto l’attenzione dall’imminente abbandono dell’Unione Europea”,
ha affermato Chris Sain della HL Currency Service. Oggi, tuttavia, lo spettro Brexit pare essere tornato.
Cambio euro-sterlina: le previsioni dopo Trump
Molti analisti si erano detti convinti che la sterlina avrebbe continuato a guadagnare terreno specialmente in caso di effettiva attuazione delle distruttive politiche di Trump.
“Se tenterà di mettere in pratica politiche populiste e radicali, la punizione sarà immediata: il mercato azionario sprofonderà, il dollaro crollerà e il prezzo dell’oro andrà alle stelle”,
aveva affermato Nouriel Roubini della NYU Stern School of Business. Si noti, tuttavia, che nel breve periodo tali azioni potrebbero costringere la Fed a rialzare i tassi di interesse il più velocemente possibile per contenere le pressioni inflazionistiche, cosa che garantirebbe sostentamento al valore del dollaro.
Cambio euro-sterlina: la punizione Brexit non è finita
Dire che il periodo nero della sterlina causato dalla Brexit è terminato, sarebbe stata un’assunzione piuttosto audace. Molti analisti avevano già preannunciato un nuovo crollo della sterlina ed è proprio quello che oggi si sta verificando.
“A prescindere dai guadagni di breve termine la sterlina rimarrà sotto la maledizione Brexit nel lungo periodo”,
ha affermato Lukman Otunuga di FXTM Research. Ad oggi, osservando il rialzo del cambio euro-sterlina, queste previsioni appaiono più corrette che mai.
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