La Sterlina è la valuta ufficiale del Regno Unito.
I tassi di cambio più importanti della sterlina solo il cambio euro-sterlina (EURGBP) e sterlina-dollaro (GBPUSD).
A livello internazionale, la sterlina è riconosciuta con l’abbreviazione GBP e con il simbolo £.
Di seguito sono riportate tutte le informazioni e le caratteristiche della sterlina inglese, insieme agli articoli, analisi e notizie su movimenti, novità e previsioni della valuta.
La banca centrale del Regno Unito è la Bank of England (Banca d’Inghilterra in italiano, spesso abbreviata con l’acronimo BoE).
In qualità di quarta valuta più scambiata al mondo, la sterlina inglese si trova al terzo posto nella classifica delle monete maggiormente detenute a livello mondiale.
All’interno del settore del mercato del Forex, spesso si fa riferimento alla sterlina con i termini Sterling, Pound Sterling, Quid e Nicker.
L’importanza della sterlina inglese
La sterlina inglese è la valuta più antica usata oggi, ed è anche una delle monete più convertite.
Tra le valute maggiori, le cosiddette major, la sterlina inglese è la valuta con il valore più alto.
Informazioni e storia della sterlina
Le origini della sterlina risalgono circa all’anno 760, introdotta per la prima volta sotto forma di penny d’argento, utilizzato del Regno anglosassone.
La prima banconota della sterlina fu introdotta nel 1694, quando le basi di conversione cambiarono dall’argento all’oro.
La Bank of England, una delle prime banche centrali al mondo, fu fondata l’anno successivo, nel 1695.
Tutte le banconote della sterlina furono scritte a mano fino al 1855, quando la BoE iniziò a stampare su larga tiratura.
All’inizio del XX secolo, molti paesi iniziarono ad ancorare il valore della propria valuta a quello dell’oro. Con la creazione del cosiddetto sistema aureo (gold standard in inglese), si permise la conversione tra le varie valute, rivoluzionando così il trading e l’economia internazionale.
La Gran Bretagna ha adottato ufficialmente il sistema aureo nel 1816, nonostante venisse già utilizzato dal 1670. La forza della sterlina sulla scia dell’ufficialità del gold standard ha portato ad un periodo di grande crescita economica in Gran Bretagna fino al 1914.
La sterlina non veniva utilizzata solo in Gran Bretagna, ma anche dalle diverse colonie dell’impero britannico. Dopo la forte crescita della sterlina a livello globale, il successivo rallentamento ha permesso al dollaro USA di conquistare una posizione dominante.
Nel 1940, fu fissato un tasso di cambio tra sterlina e dollaro pari a 1 Pound per $4,03, esempio seguito successivamente da diversi paesi.
Nel 1971 fu eliminato il tasso fisso e alla sterlina fu permesso di fluttuare liberamente sul mercato.
Da quel momento, la sterlina ha seguito una serie di alti e bassi.
Nonostante il Regno Unito sia uno stato membro dell’Unione Europea, ha rifiutato l’unione monetaria e l’adozione dell’Euro.
Sterlina in sintesi |
Nome: sterlina inglese |
Simbolo: £. Centesimi (penny): p |
Codice ISO 4217: GBP |
Cambio più diffuso: EURGBP e GBPUSD |
Soprannomi: Sterling, Pound Sterling, Quid e Nicker |
Monete: £1, £2, 1p, 2p, 5p, 10p, 20p, 50p |
Banconote: £5, £10, £20, £50 (rara: £100) |
Banca centrale: Bank of England |
Sito internet: www.bankofengland.co.uk |
Paesi usufruitori: Regno Unito (Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia, Galles), Isole Falkland, Gibilterra, Guernsey, Isola di Man, Isola di Jersey, Sant’Elena, Ascensione e Tristan da Cunha, Georgia del Sud e Isole Sandwich Meridionali. |