Sterlina, cosa aspettarsi con le elezioni in Regno Unito?

Violetta Silvestri

26/06/2024

Quale sarà l’effetto delle elezioni in Regno Unito sulla sterlina? Le previsioni sulla valuta, sotto i riflettori degli investitori dopo anni di volatilità.

Sterlina, cosa aspettarsi con le elezioni in Regno Unito?

Ci sarà un effetto elezioni Regno Unito sulla sterlina? Gli investitori interessati al mercato valutario si pongono il quesito, mentre la valuta è in rialzo di oltre il 20% rispetto al minimo storico del 2022.

Quest’anno è leggermente scesa rispetto al dollaro, ma ha comunque mostrato una performance migliore rispetto ad altre valute dei mercati sviluppati.

La ripresa è stata sostenuta da una performance economica più convincente del previsto, dalle aspettative che la Banca d’Inghilterra adotterà un atteggiamento cauto nel tagliare i tassi e dalla speranza che una grande vittoria del partito laburista di opposizione alle elezioni del 4 luglio possa portare a una maggiore stabilità politica ed economica.

Le elezioni del Regno Unito si svolgeranno il prossimo 4 luglio e il loro impatto probabilmente si farà sentire anche sulla sterlina. Secondo un’analisi di Reuters, il futuro della valuta dipenderà molto dalla credibilità del prossimo governo nel convincere gli investitori più scettici dei suoi piani per risanare un’economia stagnante. Quali previsioni, in vista di una vittoria laburista?

Sterlina ed elezioni in Regno Unito: quali previsioni?

Il Labour Party è dato per vincente nelle elezioni del 4 luglio.

Un ipotetico Governo di centro-sinistra dovrà però mantenere solida la fiducia degli investitori, affrontando al contempo le sfide economiche che i conservatori non hanno risolto, secondo diversi economisti ed ex funzionari governativi.

Il rapporto debito pubblico/Pil del Regno Unito è al livello più alto da 63 anni e gli investimenti diretti esteri sono diminuiti in quattro degli ultimi cinque trimestri fino alla fine del 2023. Per evitare tagli alla spesa, i laburisti dovranno alzare le tasse o aumentare i prestiti, ha osservato il think tank dell’Institute for Fiscal Studies.

La sterlina si sta già muovendo in questo contesto di vittoria laburista e ha scontato una forte maggioranza di centro-sinistra che sostiene la crescita della Gran Bretagna. “Uno scenario politico meno fiducioso indebolirà molto di più la sterlina e la renderà molto più volatile”, ha affermato il professore di finanza dell’Università di Liverpool Costas Milas, che studia la relazione tra l’incertezza della politica economica e i mercati finanziari.

In sostanza, la parola chiave per la sterlina è stabilità. Un governo laburista con politiche prevedibili sostenute dai mercati potrebbe dare la vera svolta alla valuta sotto pressione negli ultimi anni.

“Se il partito laburista segue le regole e dà un certo senso di responsabilità fiscale, ciò rappresenta un grande supporto”, ha affermato Guillermo Felices, stratega globale del reddito fisso di PGIM.

“La forza che avete visto nella sterlina ultimamente riguarda in definitiva la stabilità (attesa)”, ha detto lo stratega di Morningstar Michael Field.

Secondo i dati LSEG, gli analisti prevedono che la sterlina salirà in media fino a 1,2875 dollari in 12 mesi, con rischi nel più lungo periodo.

Il Labour, che non è al Governo da 14 anni, è desideroso di scrollarsi di dosso la diffusa idea di essere un partito all’insegna di “tasse e spesa”.

Simon Harvey, responsabile della ricerca FX di Monex Europe, ha affermato che gli operatori valutari sono rialzisti sulla sterlina nel breve termine proprio perché le finanze del governo britannico non danno al partito laburista praticamente nessuna possibilità di spendere troppo.

Tuttavia, se la crescita economica del Regno Unito migliora nel tempo, “c’è ancora il rischio che il partito laburista oscilli troppo a sinistra...e ai gestori degli investimenti potrebbe non piacere questo aspetto nei cinque anni”, ha aggiunto Harvey.

Nikolay Markov, economista senior di Pictet Asset Management, ha suggerito che uno scenario di massicci investimenti con i laburisti al potere si rivelerebbe inflazionistico e avrebbe un impatto negativo sui mercati obbligazionari del Regno Unito e sulla sterlina. Un deprezzamento della sterlina del 10% aggiungerebbe 1,3 punti percentuali all’inflazione dei prezzi al consumo nel Regno Unito in due anni secondo Oxford Economics.

Ci sarà la svolta per la sterlina con i laburisti?

Un tempo valuta di riserva mondiale, la sterlina viene scambiata al di sotto della media per dollaro dei quattro decenni precedenti al 2016, ma quest’anno a circa 1,27 dollari ha sovraperformato tutte le principali valute.

Rispetto al minimo storico di 1,03 dollari nel 2022, la valuta si è ripresa. In quell’anno l’ex primo ministro conservatore Liz Truss ha lanciato un mini-budget senza coperture finanziarie che ha innescato una disfatta del mercato obbligazionario, aumentato i costi del debito e spinto l’inflazione.

Le forti oscillazioni della sterlina hanno portato gli analisti a soprannominarla come il “grande peso britannico”, con parallelismi con i mercati emergenti rischiosi. La sua volatilità si è riversata sull’economia del Regno Unito, creando un circolo vizioso di feedback negativo.

Per questo gli investitori ora puntano sulla stabilità politica come risultato più auspicabile delle elezioni del 4 luglio. La sterlina può tornare solida nel mercato valutario con un Governo coeso e chiaro nella strategia economica.

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