Ecco come cambiano le linee guida per le Regioni per le vaccinazioni: obiettivo 800 somministrazioni al giorno nei centri vaccinali medio/grandi.
Centri vaccinali, arrivano le nuove linee guida per le Regioni. Con l’imminente arrivo di nuove dosi di vaccino (è atteso per metà aprile il primo carico di vaccino Janssen), il Governo è intenzionato a mettere il turbo alla campagna vaccinale, in modo da avere una possibilità, come detto dal ministro della Salute Roberto Speranza, di raggiungere l’immunità di gregge entro il prossimo autunno.
L’obiettivo delle nuove linee guida è quello di realizzare un impianto che permetta di raggiungere 800 somministrazioni al giorno negli hub di medie e grandi dimensioni.
Le linee guida del Governo per le Regioni
Dopo lo scontro nella giornata di ieri fra Governo e Regioni, il documento stilato dalla Protezione Civile è stato ridimensionato. Eliminate le tabelle riguardanti i centri vaccinali più piccoli, adesso vengono considerati solo quelli medio/grandi, con superfici superiori a 300 mq. Questi, inoltre, dovranno essere in grado di mantenere attive almeno cinque linee di vaccinazione in contemporanea garantendo almeno 800 vaccinazioni quotidiane.
I punti vaccinali di minore dimensione, comunque, rimangono “l’ossatura di quel sistema di vaccinazione diffuso e capillare che è necessario a garantire il rapido superamento della situazione pandemica”.
Non cambiano le tappe: entrata, accettazione, screening pre-vaccinale, vaccinazione, registrazione dati, osservazione e uscita dalla struttura. Le linee guida, in ogni caso, rimangono non vincolanti.
I centri vaccinali di grandi dimensioni dovrebbero essere collocati in aree facilmente raggiungibili anche con servizi di trasporto pubblico o dotate di parcheggio.
“L’accelerazione della campagna vaccinale deve fondarsi sulla leale collaborazione Stato-Regioni. Oggi ne diamo un ulteriore esempio perché stiamo costruendo con la Protezione civile un documento condiviso Governo-Regioni di Linee di indirizzo organizzativo e strutturale dei punti vaccinali territoriali straordinari relativo alla campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19”, aveva anticipato il presidente Stefano Bonaccini.
Il presidente della Conferenza Stato-Regioni aveva parlato della collaborazione “a pieno ritmo con il Commissario per l’emergenza e con il Capo della Protezione civile”. A quest’ultimo sono state chieste, inoltre, linee di indirizzo per punti vaccinali dedicati all’interno dei luoghi di lavoro, come fra l’altro previsto nella nuova versione del Piano vaccinale.
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