Anche la banca centrale del Canada ha tagliato a sorpresa i tassi di interesse
Anche la banca centrale del Canada ha scelto di tagliare i tassi di interesse, sulla scia di quanto già compiuto dagli altri grandi istituti mondiali.
Il costo del denaro è stato così portato dall’1,75% all’1,25%, come si può osservare sul nostro Calendario Economico.
Gli analisti, inizialmente, non avevano previsto alcuna variazione del dato ma l’emergenza coronavirus e l’azione delle banche centrali di tutto il globo ha reso l’ipotesi di un taglio dei tassi sempre più plausibile.
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Prima è toccato all’Australia, e poi ancora alla Federal Reserve degli Stati Uniti, che nella giornata di ieri ha sorpreso l’intero mercato (non era stato previsto alcun meeting) tagliando in maniera decisa il costo del denaro.
L’obiettivo degli istituti? Far fronte all’impatto economico del coronavirus, che ha messo in guardia non soltanto la Cina ma l’intero globo. Proprio per questo motivo numerosi analisti hanno tagliato le stime di crescita mondiale per il 2020 teorizzando in alcuni casi l’arrivo di un’imminente recessione.
Oggi, infine, la palla è passata alla banca centrale del Canada, che si è unita al resto delle sue colleghe tagliando i tassi di interesse di mezzo punto percentuale. Il consensus aveva dato per scontata una revisione dall’1,75% all’1,5%.
“Il coronavirus rappresenta uno shock negativo materiale per le prospettive canadesi e globali; le autorità monetarie e fiscali stanno rispondendo,”
è emerso nel comunicato pubblicato dalla BoC, che ha continuato:
“È probabile che con il diffondersi del coronavirus, la fiducia delle imprese e dei consumatori peggiorerà, deprimendo ulteriormente l’attività”.
Il taglio dei tassi di interesse da parte del Canada è risultato quasi scontato.
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