Cassa integrazione: pagamento più veloce da INPS se IBAN è errato. A spiegare come è l’Istituto con il messaggio 1904 del 7 maggio 2020. La liquidazione avverrà con bonifico domiciliato presso Poste Italiane.
Cassa integrazione: pagamento più veloce da INPS se l’IBAN risulta errato, ma come? A indicarlo è lo stesso Istituto con il messaggio n.1904 del 7 maggio in cui comunica che per i pagamenti di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario, Cassa integrazione in deroga e Cassa integrazione speciale operai agricoli (Cigo,Aso,Cigd,Cisoa) sarà possibile ottenere il bonifico domiciliato presso Poste Italiane.
Nel messaggio INPS comunica che ricevute le domande per la cassa integrazione prevista dal decreto Cura Italia di marzo, a partire dal 10 aprile 2020 l’Istituto ha proceduto con il controllo finalizzato ad accertare la corrispondenza tra il codice IBAN sul quale viene effettuato l’accredito e il codice fiscale del beneficiario titolare della prestazione richiesta.
INPS ha riscontrato alcuni errori nelle domande proprio in merito a questo punto e pertanto ha deciso, visto la situazione emergenziale che stiamo vivendo e il già provato ritardo nel pagamento della cassa integrazione, di rendere il medesimo più veloce con il bonifico domiciliato presso Poste Italiane. Vediamo come nel dettaglio.
Cassa integrazione: pagamento più veloce con IBAN errato. Ecco come
Per la cassa integrazione il pagamento sarà più veloce se l’IBAN è risultato errato e il come lo spiega INPS con il messaggio 1904 del 7 maggio 2020. Il pagamento delle varie forme di cassa integrazione avverrà mediante bonifico domiciliato presso Poste Italiane.
Si sono presentati, comunica INPS, casi in cui le domande per ricevere la prestazione di integrazione salariale, avevano un errore afferente al codice IBAN e nello specifico:
- casi in cui non c’è corrispondenza tra il codice fiscale del beneficiario della cassa integrazione e il codice fiscale del titolare dello strumento di riscossione (conto corrente, carta ricaricabile) cui si riferisce l’IBAN indicato dal datore di lavoro nella domanda di liquidazione delle prestazioni (flussi SR41/SR43);
- casi di coordinate bancarie che risultano errate, in particolar modo per la presenza di codici ABI/CAB allo stato non censiti ovvero non più in uso.
Errori questi che necessitano di una correzione da parte del datore di lavoro che ha presentato la domanda e che creano pertanto ritardi nel pagamento della cassa integrazione. Per rendere più veloce lo stesso, INPS ha deciso di ovviare al problema e di procedere, per i soli casi che abbiamo analizzato, al pagamento con bonifico domiciliato.
INPS procederà in questo caso a modificare dalla domanda con IBAN errato la modalità di riscossione della cassa integrazione. L’operatore dell’INPS quindi:
- annulla il codice IBAN dal modello SR41, che ricordiamo è stato semplificato, e SR43;
- corregge il pagamento da effettuare con bonifico domiciliato presso le Poste Italiane.
Come ottenere il pagamento veloce della cassa integrazione
Vediamo ora come ottenere il pagamento veloce della cassa integrazione da parte di INPS qualora si sia tra coloro la cui domanda presenti l’errore nell’IBAN.
Come specifica INPS nel messaggio, con la correzione automatica da parte dell’operatore e la predisposizione del bonifico domiciliato, il lavoratore interessato al pagamento della cassa integrazione riceverà un SMS con la notifica di liquidazione e poi la successiva comunicazione di POSTEL all’indirizzo di residenza o domicilio che è stato inserito dal datore di lavoro nei modelli SR41 ed SR43 quando ha inviato la domanda per l’indennità a INPS.
A quel punto il lavoratore potrà, con la comunicazione ricevuta, recarsi presso l’Ufficio Postale per ottenere il pagamento della cassa integrazione munito di documento di Identità e di un documento che attesti il codice fiscale come può essere per esempio la tessera sanitaria.
E se non ricevo la comunicazione?
Potrebbe anche accadere di non ricevere la comunicazione da POSTEL per riscuotere il pagamento veloce della cassa integrazione, in questo caso INPS fornisce nel messaggio istruzioni sul comportamento adottare.
Il lavoratore deve accedere al “Riepilogo pagamenti” del servizio “Fascicolo previdenziale del cittadino”, per verificare e stampare il pagamento disposto, con l’importo, seguendo il percorso di seguito indicato:
- accedere alla Home del sito INPS;
- cercare “Fascicolo previdenziale del cittadino”;
- aprire, tra i risultati restituiti dalla ricerca, il servizio “Fascicolo previdenziale del cittadino” e accedere con il proprio codice fiscale e le proprie credenziali (PIN dispositivo o SPID o CIE o CNS);
- nel Menu del servizio a sinistra selezionare: “Prestazioni” > “Pagamenti”;
- nella sezione “Pagamenti” verificare nel “Riepilogo dei pagamenti” l’importo dell’ultimo pagamento da riscuotere;
- scaricare e stampare il riepilogo pagamenti con l’apposita funzione del menu a sinistra del “Fascicolo previdenziale del cittadino” (che genera prima il file in formato .pdf);
- portare il foglio stampato all’Ufficio postale per ottenere il pagamento della cassa integrazione.
INPS specifica, sempre nel messaggio che alleghiamo di seguito, che per il pagamento delle successive mensilità di cassa integrazione il lavoratore potrà comunque avvalersi del pagamento sul proprio conto corrente o carta ricaricabile dotata di codice IBAN.
INPS ribadisce che quanto comunicato nel messaggio tiene conto dell’emergenza al fine di rendere il pagamento della cassa integrazione più veloce, ma solo per i casi di domande con IBAN errato.
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