La Rai già dalla prossima stagione potrebbe dire addio alla Champions League. I vertici dell’emittente pubblica non vorrebbero rinnovare l’opzione contrattuale stipulata con Sky
La Rai potrebbe dire addio alla Champions League. Secondo indiscrezioni, parte del Consiglio di Amministrazione dell’emittente pubblica nazionale non vorrebbe rinnovare l’opzione contrattuale per le stagioni 2019/2020 e 2020/2021 stabilita con Sky che detiene i diritti della competizione europea.
Dopo aver perso i Mondiali di Russia 2018, l’addio alla Champions League potrebbe essere un duro colpo per la Rai e per l’offerta calcio, che si limiterebbe così alla trasmissione delle partite della Nazionale italiana e dell’anticipo del venerdì sera di Serie B.
Rai: addio a Champions League? Chi potrebbe sostituirla
Il motivo cardine di questa possibile decisione sarebbe la cifra che la Rai dovrebbe garantire a Sky: 40 milioni di euro. Una cifra che secondo i vertici dell’emittente pubblica nazionale sarebbe troppo alta da sostenere, nonostante l’oltre 20% di share registrato per le partite finora trasmesse in chiaro e gli ottimi ascolti per il programma di Paola Ferrari, prima e dopo i match.
Se la Rai dovesse davvero dire addio alla Champions League, Sky potrebbe decidere di trasmettere una partita in chiaro sul suo canale 8, dove già manda in onda alcune gare della Formula 1. Questa però per il colosso di Murdock sarebbe un’operazione poco remunerativa. Infatti, secondo gli esperti i ricavi si potrebbero attestare sui 10-15 milioni di euro di pubblicità.
Ecco quindi che potrebbe tornare in gioco Mediaset. Quest’ultima, dopo aver detto addio al calcio su Premium, ha dimostrato con i Mondiali di Russia 2018 di voler puntare soprattutto sulle partite trasmesse in chiaro. Non è quindi da escludere che dopo un anno di purgatorio il grande calcio già dalla prossima stagione possa tornare su i canali del biscione.
L’unico nodo da sciogliere però è sempre lo stesso: la Rai dirà davvero addio alla Champions League?
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