Chi sono i lavoratori introvabili? Ecco la top 10 delle professioni più richieste

Valentina Pennacchio

8 Settembre 2014 - 11:30

Nonostante la disoccupazione raggiunga tassi record in Italia, ci sono ben 8.500 lavoratori introvabili. Chi sono le 10 professioni più richieste e perché scarseggia il personale adatto?

Chi sono i lavoratori introvabili? Ecco la top 10 delle professioni più richieste

Uno dei tanti paradossi della modernità? La disoccupazione in Italia che sfiora il 13%, mentre ci sono ben 8.500 lavoratori introvabili sul mercato del lavoro.

L’analisi dei dati, emersi da uno studio di Unioncamere - Ministero del lavoro, è stata condotta dalla CGIA di Mestre, che stima 29.000 nuovi posti di lavoro, ma sono proprio questi 8.500 a essere «wanted». Chi sono?

Analisti e progettisti di software, tecnici programmatori, ingegneri energetici/meccanici, tecnici della sicurezza sul lavoro ed esperti in applicazioni informatiche. Ma perché queste figure non si trovano? Lo spiega Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA:

"Le cause del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro sono molteplici. Nonostante il perdurare della crisi, molte aziende continuano a denunciare che nei settori tecnologici ad alta specializzazione le competenze dei candidati sono insufficienti. Sicuramente ciò è vero: spesso la preparazione di molti giovani è ben al di sotto delle richieste avanzate dalle imprese. Tuttavia molte aziende scontano ancora adesso metodi di ricerca del personale del tutto inadeguati, basati sui cosiddetti canali informali, come il passaparola o le conoscenze personali che non consentono di effettuare una selezione efficace. Inoltre, non va trascurato nemmeno il fenomeno della disoccupazione d’attesa: nei settori dove è richiesta una elevata specializzazione, le condizioni offerte dagli imprenditori, come la stabilità del posto di lavoro, la retribuzione e le prospettive di carriera non sempre corrispondono alle aspettative dei candidati. Se questi sono di valore, preferiscono rinunciare, in attesa di proposte più interessanti”.

Nonostante gli studi, i giovani italiani sembrano essere sempre a digiuno di quelle competenze tecniche necessarie per renderli davvero competitivi ed indispensabili rispetto ai colleghi esteri. Università italiana tutta da rifare?

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# Lavoro

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