Compensare le emissioni di CO2 è un’azione molto importante, dal momento che permette di ridurre l’impronta della nostre azioni. Ecco come fare per riuscire a compensare le proprie emissioni.
Tutte le nostre azioni quotidiane producono effetti sull’ambiente, dato che, anche se non ci facciamo caso, producono emissioni di CO2. Questa è la nostra impronta di carbonio. In alcuni casi possiamo accorgercene e trovare delle soluzioni alternative per eliminare o ridurre queste emissioni, come comportamenti differenti. In altri casi questo non è possibile, ma non vuol dire che non possiamo far nulla. In questi casi, per riuscire a ridurre l’impatto delle nostre azioni, è possibile compensare la propria impronta di carbonio attraverso attività che mirano a ridurre l’emissione di CO2 generale.
Ma come è possibile riuscirci? Perché è importante compensare l’impatto delle nostre emissioni di carbonio?
Compensare l’emissione di CO2: come fare e perché è importante
Spesso non ci rendiamo conto che le risorse della terra non sono infinite e che madre natura non potrà soddisfare per sempre i nostri bisogni. Per questo è necessario fare sempre del proprio meglio e investire in salvaguardia dell’ambiente, aumento della sostenibilità e, soprattutto, attenzione verso le emissioni di carbonio e azioni che ne permettono la compensazione.
Negli ultimi anni sono sempre di più le aziende e i privati che cercano di ridurre la propria impronta ecologica, un concetto sviluppato alla fine degli anni ’90 da Mathis Wackernagel e William Rees dell’Università della British Columbia. Argomento che viene chiarito bene dal sito del Ministero dell’Ambiente che scrive: “La carbon footprint è una misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto, un’organizzazione o un servizio.”
Spesso infatti non ci rendiamo conto che anche le nostre più piccole azioni generano emissioni dannose, per fare qualche esempio: comprare un quotidiano genera 1,8 kg di CO2, mentre l’invio di una semplice mail ne genera 19 grammi. Uno dei principali produttori di CO2 è il settore energetico, per fare un esempio basti pensare che una famiglia per avere energia produce 842 kg di CO2 ogni anno, un dato che ci mostra quanto sia importante scegliere soluzioni green soprattutto per l’approvvigionamento energetico.
Risulta quindi di vitale importanza riuscire a capire bene quanto pesano sull’ambiente i propri comportamenti, in modo da riuscire immediatamente a correggere le proprie azioni dannose e iniziare ad avere un impatto minore sull’ambiente. Un primo modo per riuscire a diventare parte della soluzione è scegliere aziende davvero green, che facciano scelte responsabili e che, quando non ci sono altre possibilità, si impegnino per riuscire a compensare le proprie emissioni finanziando progetti ecosostenibili.
Le aziende per riuscire a limitare la loro impronta sul pianeta possono applicare due differenti strategie:
- Ridurre le emissioni, sicuramente la strada più virtuosa ma non sempre applicabile. Per il gas che riscalda le nostre case, ad esempio, è praticamente impossibile azzerare l’impronta in quanto la CO2 viene generata con la combustione della materia;
- Attuare progetti di compensazione, detto anche Carbon Offset, con il quale si finanziano, attraverso l’acquisto di certificati di origine, interventi atti a diminuire le emissioni dove possibile, compensando quindi le emissioni che non si riesce ad eliminare.
La prima strada è quella preferibile, perché si lavora all’origine del problema. La seconda strada è quella necessaria quando non ci sono altre soluzioni e mostra l’impegno dalle aziende che credono fortemente nella sostenibilità e che vogliono avere un impatto reale sul mondo. Suggeriamo quindi di affidarsi a queste compagnie limitando così l’impatto dovuto alla propria vita domestica.
Consumare energia a impatto zero
Il tuo fornitore di energia è a impatto zero? NeN lo è. Si impegna ogni giorno per riuscire a ridurre la propria impronta ecologica e per avere un impatto zero sul pianeta, prima acquistando solo energia rinnovabile prodotta in Italia, adesso ha deciso di azzerare anche l’impronta dovuta al gas che ha venduto, e vende, tramite progetti di carbon offset.
NeN, in collaborazione con Lifegate, ha attivato due differenti progetti:
- Nyagatare Safe Water Project: nel distretto Nyagatare in Ruanda, una delle zone più povere del mondo. In questa zona le precipitazioni sono molto scarse e i problemi di approvvigionamento dell’acqua all’ordine del giorno. La popolazione del luogo riesce ad avere acqua potabile grazie a pozzi creati dalle ONG nei decenni scorsi, pozzi che però negli anni si sono deteriorati e non funzionano più in modo idoneo. La popolazione è quindi costretta a percorrere molti chilometri ogni giorno per accedere all’acqua che per riuscire ad essere potabile dovrà essere bollita con fuochi da campo con un enorme impatto ambientale. Il progetto di NeN si occupa di ripristinare questi pozzi per evitare le emissioni dannose dovute all’uso dei fuochi da campo. Un progetto che permette non solo di compensare le emissioni di carbonio dannose, ma che ha permesso anche di salvare 1 miliardo di litri di acqua potabile e la vita a centinaia di persone che sarebbero altrimenti morte di dissenteria;
- Energy efficiency, Joint Implementation: il progetto sfrutta la tecnologia “No-Till”, in italiano “semina diretta”, ossia si piantano i semi sui residui del raccolto precedente. In questo modo non è necessario effettuare l’aratura, che, smuovendo il terreno e creando delle fratture, libera l’anidride carbonica intrappolata nel terreno. L’aratura è infatti la principale causa delle emissioni di gas serra del settore agricolo che ogni anno produce circa un quinto dei gas serra. Il progetto finanzia le attività della fattoria “Rise-Maksymko” che coltiva sfruttando questa tecnologia nella zona dell’Ucraina orientale. La tecnologia “No-Till” non fa bene solo per quanto riguarda le emissioni, ma anche alle colture, dal momento che aumenta la capacità di infiltrazione dell’acqua e la quantità di humus nel suolo. In questo modo le piante crescono più forti, con una maggiore resistenza alle malattie e agli agenti atmosferici.
Due progetti che permettono di investire su proposte che non solo riescono a compensare le emissioni di CO2, ma anche di fare del bene al pianeta e alle persone che lo abitano. NeN si impegna ogni giorno per riuscire a ridurre il proprio impatto sul pianeta e si impegna non solo con questi progetti carbon offset, ma anche proponendo ai suoi clienti energia elettrica 100% green e non utilizzando carta.
In collaborazione con NeN
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