I tratti autostradali sono soggetti al pagamento del pedaggio. Quali sono le modalità per pagarlo e le sanzioni per omesso pagamento.
Le autostrade in concessione prevedono il pagamento di un corrispettivo - chiamato pedaggio - per il transito degli autoveicoli: si tratta del pagamento al gestore autostradale dei servizi di percorribilità, sicurezza e buono stato dell’infrastruttura.
Nella maggior parte dei casi, le autostrade italiane sono attrezzate con caselli in entrata e in uscita di ogni tratta. Il servizio inizia con l’ingresso in autostrada e termina al casello di uscita, dove in genere viene effettuato il pagamento del pedaggio. In un ristretto numero di casi si paga in anticipo, al casello di entrata.
Ma come pagare il pedaggio autostradale? E cosa succede a chi non lo fa? Se un tempo eravamo abituati alle lunghe file ai caselli con biglietto e monetine in mano, oggi esistono diverse possibilità di pagamento, anche decisamente più comode e rapide.
Per approfondire: Come si calcola il pedaggio autostradale e su quali tratte si paga?
Le stazioni di ingresso alla rete autostradale
Le autostrade italiane sono date in gestione a diversi concessionari, ma il design dei caselli e la relativa segnaletica sono standardizzate. Quindi troviamo le stesse indicazioni indipendentemente dalla tratta che ci troviamo a percorrere.
Le stazioni di entrata prevedono due tipi di corsie, identificate da cartelli di colore diverso:
- standard (cartello con sfondo bianco), nelle quali ci si ferma e si ritira il tagliando su quale vengono stampate data, ora e stazione d’ingresso;
- Telepass (cartello giallo), nelle quali si transita a velocità ridotta - massimo 40 km/h - mentre l’apparato della stazione dialoga con l’apparato Telepass posizionato sul parabrezza, registrando i dati di accesso.
Le stazioni di uscita, invece, hanno un’organizzazione più complessa in virtù delle diverse forme di pagamento del pedaggio autostradale. Vediamo quindi come pagare il pedaggio autostradale nelle diverse modalità previste.
Come pagare il pedaggio autostradale: in contanti con operatore
Le corsie per il pagamento in contanti del pedaggio autostradale sono identificate dal cartello con sfondo bianco. Il cartello presenta il simbolo dei contanti con l’aggiunta del simbolo di una mano, ad indicare la presenza dell’operatore.
Come pagare il pedaggio autostradale: in contanti self service e bancomat
È possibile pagare il pedaggio in contanti o con bancomat tramite le casse self service. Anche in questo caso, il cartello che identifica la corsia è di colore bianco, ma riporta anche il logo delle carte su sfondo blu ad indicare la possibilità di pagamento con Viacard, Carte di Credito e Bancomat.
La seconda possibilità è in realtà una scelta alternativa, dal momento che - come vedremo tra poco - esistono delle corsie dedicate solo alle carte, mentre in questo caso ci si trova a dover condividere la fila anche con chi intende pagare con moneta.
Come pagare il pedaggio autostradale: carte, Bancomat e Viacard
Per chi intende pagare il pedaggio autostradale con il Bancomat, la Carta di credito o la Viacard (le carte erogate da Autostrade per l’Italia) esistono corsie dedicate, identificate dal cartello blu.
Si tratta di casse automatizzate nelle quali si inserisce il biglietto di ingresso e successivamente la carta per il pagamento. Se si usa il Bancomat - e se la propria carta è abilitata (opzione da verificare con la propria banca) - si può utilizzare la modalità Fastpay, che permette di pagare senza dover inserire il PIN e senza commissioni.
Come pagare il pedaggio autostradale: Telepass e UnipolMove
L’utilizzo di Telepass o UnipolMove è la soluzione veloce per il pagamento del pedaggio autostradale. Le corsie dedicate sono identificate dal cartello con sfondo giallo, che indica in maniera univoca l’esazione dinamica tramite la modalità elettronica che non obbliga a fermarsi.
In aggiunta alla scritta-logo Telepass, il cartello presenta la scritta “riservata clienti” per segnalare ulteriormente che si tratta di porte dedicate esclusivamente ai possessori di apparato Telepass o Unipol.
Pedaggio autostradale: cosa fare in caso di mancato pagamento
Può succedere che il pedaggio non venga pagato al momento dell’uscita dall’autostrada. Una situazione non troppo rara per chi utilizza un apparato elettronico, perché il dispositivo potrebbe non funzionare correttamente.
Allo stesso modo, l’apparato installato al casello potrebbe non dialogare con quello in auto. Più raro il caso in cui sia il sistema di pagamento self service delle carte a non funzionare. Per distrazione, potrebbe succedere di ritrovarsi alla cassa contanti senza i soldi necessari.
Quando il pedaggio non viene corrisposto, interamente o in parte, viene emesso uno scontrino che attesta il mancato pagamento, sia nelle piste con operatore che in quelle automatiche. Su ogni scontrino - o Rapporto di Mancato Pagamento - vengono riportati i dati del veicolo (classe e targa), i dati di transito (data, ora, casello di uscita e, laddove disponibile, anche il casello di entrata e l’importo da pagare.
È possibile mettersi in regola entro 15 giorni dal mancato pagamento senza costi aggiunti, con le seguenti modalità:
- presso uno dei tanti Punti Blu;,
- online tramite carta di credito;
- presso uno degli oltre 40,000 punti SisalPay, con una maggiorazione di 2 euro;
- tramite bonifico bancario, Intestato a Autostrade per l’Italia S.p.A. - SWIFT: BCITITMM - IBAN: IT39E0306902887100000002973 - Causale: Targa del veicolo - e numero mancato pagamento;
- presso uno dei caselli autostradali della rete di Autostrade per l’Italia, solamente nelle porte gestite da un operatore. Non è possibile pagare presso i caselli le lettere di sollecito ricevute per posta.
Pedaggio autostradale: cosa rischia chi non lo paga
Se non ci si mette in regola entro i 15 giorni, il mancato pagamento del pedaggio autostradale comporta il recupero forzoso del credito, con il conseguente addebito delle spese stabilite dall’art. 373 Regolamento al Codice della Strada.
In questo caso gli atti vengono trasmessi alla Polizia Stradale per la conseguente contestazione delle sanzioni amministrative previste dall’art. 176, commi 11°, 11° bis e 21°, del Codice della Strada. La sanzione comporta il pagamento di una somma da 87,00 a 344,00 euro e la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida dell’effettivo trasgressore.
Se l’automobilista è recidivo si passa al penale. Il reato contestato, in concorso con la multa, è quello di insolvenza fraudolenta che configura - oltre alla denuncia - la possibilità di sequestro del veicolo.
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