I ringraziamenti segnano la conclusione della tesi universitaria. Ma come si scrivono e chi bisogna menzionare? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
I ringraziamenti sono il momento esatto in cui ogni laureando e laureanda realizza di aver concluso la propria tesi universitaria e il proprio percorso di studi all’Università.
Dopo aver speso mesi ricercando fonti per la propria bibliografia e aver strutturato correttamente il proprio elaborato, i ringraziamenti sono il momento in cui lo studente può essere libero di dedicare un breve pensiero a chi lo ha accompagnato in questo lungo percorso: famiglia, amici ma non solo.
Anche mentre si scrivono i ringraziamenti bisogna fare attenzione alla forma e a non dimenticare figure fondamentali come il relatore. In realtà scrivere i ringraziamenti potrebbe non rivelarsi così semplice. Sono molte le domande che possono affliggere gli studenti anche nel momento della stesura di un ringraziamento o di una dedica. Ecco, quindi, una guida facile e veloce per poter capire come scrivere i ringraziamenti in maniera formale e corretta e chi bisogna obbligatoriamente menzionare.
Tesi universitaria: qual è la differenza tra ringraziamenti e dedica
Ci sono alcune scelte che devono assolutamente essere personali, altre che dovrebbero seguire la norma e le linee accademiche. Se infatti per scrivere la bibliografia ci sono delle regole da rispettare, i ringraziamenti sono una scelta personale.
L’inserimento di una dedica o dei ringraziamenti può rivelarsi però una buona occasione per ringraziare e manifestare tutta la propria gratitudine alle persone che ci hanno sostenuto. Spesso in realtà l’indecisione può riguardare proprio se prediligere la dedica o i ringraziamenti. Anche in questo caso la scelta deve essere personale, ma per poter scegliere quale delle due forme si preferisce bisogna ricordare la differenza principale:
- la dedica può essere una frase o una citazione importante per lo studente - breve e coincisa - che va inserita nella prima pagina: prima dell’indice e dopo il frontespizio;
- i ringraziamenti sono invece un pensiero più articolato - di solito lungo una pagina - che menzionano tutte le figure fondamentali nel proprio percorso universitario.
Tesi universitaria, dove si inseriscono i ringraziamenti?
Dopo aver ricontrollato il proprio elaborato ed essere giunti alla conclusione della propria tesi universitaria, per molti studenti arriva il momento di scrivere i ringraziamenti. Eppure, sarà capitato almeno a tutti una volta di domandarsi dove vadano inseriti correttamente.
Se per la dedica non ci sono dubbi, per i ringraziamenti in realtà possono esistere due soluzioni formali.
- Dopo il frontespizio. Subito dopo la dedica, nella pagina seguente è possibile inserire i ringraziamenti, cercando di farli entrare in un unico foglio. Un esempio formale per poter esordire potrebbe essere:
Prima di procedere con la trattazione, desidero dedicare qualche riga a coloro che mi sono stati vicini in questo percorso.
- Dopo la bibliografia. La seconda opzione prevede quindi la possibilità di inserire dei ringraziamenti esattamente alla fine dell’elaborato. Volendo fornire anche in questo caso un esempio formale potrebbe essere:
A conclusione di questo elaborato, desidero ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questo percorso.
Chi si ringrazia nella tesi universitaria?
I ringraziamenti sono sì un momento personale del laureando a conclusione del proprio percorso universitario, inserendo tutti coloro che hanno apportato un reale contribuito alla tesi e al percorso di studi. Eppure, ci sono delle figure fondamentali che non devono essere dimenticate. Anzi.
A differenza di quello che si potrebbe pensare anche l’ordine dei ringraziamenti nella tesi è fondamentale. Per non incappare in qualche figuraccia, prima di scrivere i ringraziamenti è opportuno annotarsi tutte le persone che si desiderano ringraziare e nel giusto ordine:
- Relatore (e nel caso correlatore);
- Docenti, assistenti che hanno supportato la stesura della tesi;
- Amici e colleghi universitari
- Famiglia e partner
- Se stessi. Alla fine di un traguardo così importante è bene ringraziare se stessi per aver creduto nel proprio percorso. Inserire un pensiero rivolto al proprio lavoro è gratificante.
Tesi universitaria, come scrivere i ringraziamenti
Dopo aver visto alcune regole generali, dove vanno inseriti i ringraziamenti e soprattutto chi deve essere menzionato - e chi si desidera ringraziare - è opportuno comprendere come scrivere i ringraziamenti.
Prima di poter dar libero sfogo al proprio estro bisogna tener a mente alcune regole formali che anche nei ringraziamenti devono essere rispettati.
- Attenzione alla lunghezza. Bisogna cercare di non essere troppo prolisso, cercando di rientrare nei limiti di una pagina.
- Ringrazia per primo il relatore. Dovrebbe infatti essere stato lui il punto di riferimento per l’elaborato.
- Ringraziare correlatore o enti, che hanno permesso di raggiungere questo obiettivo.
- Formalità. Adottare un linguaggio appropriato. Essendo comunque una prova accademica importante, se si desidera essere molto originali è meglio inserirli in una copia diversa da quella da consegnare alla commissione e al relatore.
Oltre queste regole non rimane molto d’aggiungere i ringraziamenti sono un momento personale che solitamente si arriva a scrivere con un sorriso di soddisfazione e gratitudine e come tale ognuno troverà il giusto modo per poterlo esprimere.
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