Come si dividono i debiti ereditari? Questa è una domanda che molti si pongono al momento dell’apertura della successione. Vediamo dunque cosa prevede la legge italiana a riguardo.
Come si dividono i debiti ereditari? In questo articolo cercheremo di rispondere a questo quesito andando ad analizzare cosa prevede la normativa italiana a riguardo.
Quando un soggetto muore i suoi diritti e le sue obbligazioni vengono ereditate.
Tra le obbligazioni rientrano anche i debiti del defunto quindi se l’erede dovesse decidere di accettare la successione sarà tenuto a farsene carico.
La legge italiana però mette a disposizione degli eredi uno strumento per far sì che il loro patrimonio non venga intaccato dai creditori del defunto. Il beneficio di inventario infatti permette all’erede di tutelarsi nel momento in cui quest’ultimo decida di accettare l’eredità.
Vediamo quindi insieme cosa succede a quei soggetti che ereditano debiti e come dovranno essere divisi nel caso in cui il defunto abbia deciso di distribuire tra i diversi eredi il carico dei pesi ereditari.
Come si dividono i debiti ereditari e chi deve pagarli?
Cosa succede se un defunto muore e decide di lasciare i propri debiti a più eredi?
L’art. 752 del Codice civile prevede che “I coeredi contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie, salvo che il testatore abbia altrimenti disposto”.
È previsto dunque che i coeredi debbano rispondere dei debiti gravanti sull’asse ereditario soltanto in misura proporzionale alle loro quote ereditarie.
Quindi i debiti del defunto, in caso di più eredi, verranno ripartiti in relazione al numero dei coeredi e in base all’ampiezza delle rispettive quote calcolate in percentuale sull’intero asse ereditario.
Di conseguenza nel caso in cui venga instaurato un giudizio da parte del creditore, non si determina litisconsorzio necessario tra gli eredi del debitore defunto.
L’accettazione con beneficio d’inventario
Per limitare l’incidenza sul proprio patrimonio la normativa italiana prevede la possibilità di accettare l’eredità con beneficio d’inventario.
Quest’ultimo limita la responsabilità dell’erede per i debiti ereditari ai soli beni presenti nell’eredità consentendogli il pagamento dei creditori ereditari mediante il prelievo nella necessaria ricchezza esclusivamente dall’asse ereditario senza alcuna interferenza con il proprio patrimonio.
Questa clausola prevista dalla legge italiana permette quindi all’erede di tenere separato il patrimonio del defunto da quello del coerede che comunque lo acquisirà.
Così facendo i creditori del defunto potranno aggredire soltanto quanto ereditato e non anche il patrimonio personale dell’erede. È chiaro dunque che qualora i beni ereditari non fossero sufficienti a pagare i creditori del defunto, questi ultimi rimarranno insoddisfatti poiché non possono andare ad intaccare il patrimonio dell’erede.
L’accettazione dell’eredità con il beneficio di inventario deve essere fatta con atto ricevuto dal notaio o dal cancelliere dell’ufficio giudiziario del luogo in cui è stata aperta la successione e deve essere trascritta se comprende beni immobili.
Inoltre quest’ultima deve essere inserita nel registro delle successioni.
Ecco dunque cosa prevede la normativa italiana in merito alla divisione dei debiti ereditari.
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