Comuni con restrizioni da zona gialla, arancione e rossa: l’elenco aggiornato

Luna Luciano

24/08/2021

Tutta Italia è in zona bianca ma in molti comuni ritornano le restrizioni proprie alla zona gialla, arancione e persino rossa. Ecco dove.

Comuni con restrizioni da zona gialla, arancione e rossa: l’elenco aggiornato

La zona gialla si avvicina sempre di più per alcune regioni che in questi giorni hanno assistito a una intensificazione delle ospedalizzazioni.

I contagi continuano ad aumentare nella penisola a causa della variante Delta e regioni come la Sicilia sono prossime a soddisfare i tre requisiti necessari per il cambio di colore:

  • Occupazione dei posti letto in terapia intensiva superiore al 10%;
  • Occupazione dei posti letto nelle aree mediche superiore al 15%;
  • Incidenza dei contagi superiore ai 50 casi ogni 100.000 abitanti;

Si corre quindi ai ripari, specialmente nei comuni dove - a causa di focolai o di pochi vaccinati - sono state varate ordinanze con limitazioni e restrizioni parziali. Le norme imposte sono diverse e non variano solo tra comuni di diverse regioni ma anche all’interno della stessa provincia.

Sicilia: restrizioni per 55 comuni

Sono ben 55 i comuni siciliani in condizioni critiche. Ognuno di questi, infatti, presenta una percentuale di vaccinati inferiore al 60% che ha contribuito ad accrescere l’incidenza dei contagi oltre la soglia dei 150 casi per 100mila abitanti.

Di fronte a questa situazione, il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza che prevede un tavolo permanente tra le Asp (Aziende Sanitarie Provinciali) e sindaci. L’obiettivo è raggiungere il target di immunizzati.

Di seguito riportiamo i 55 comuni sotto restrizione.

  • nell’Agrigentino: Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa;
  • nel Nisseno: Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi;
  • nel Catanese: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande;
  • nell’Ennese: Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia;
  • nel Messinese: Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena;
  • nel Palermitano: Capaci, Cinisi, Terrasini;
  • nel Ragusano: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Vittoria;
  • nel Siracusano: Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino;
  • nel Trapanese: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.

In questi comuni tornerà l’utilizzo di mascherine all’aperto, il divieto di assembramento in pubblico e misure di contenimento per gli eventi privati utilizzando il tampone nelle 48 ore antecedenti.

Calabria: comuni in zona rossa

In Calabria la situazione si complica per e due comuni scatta direttamente la “zona rossa”. La decisione è stata presa dal Presidente della Regione, Nino Spirlì, che ha firmato un’ordinanza valida fino al 31 di agosto.

Per i due comuni a far scattare l’ordinanza è stato il numero dei contagi nelle ultime ore a fronte dei pochi abitanti. Nel dettaglio, si tratta di:

  • Sant’Agata del Bianco, Comune che conta appena 582 residenti, che si trova in provincia di Reggio, ha rilevato una crescita esponenziale dei contagi, con 13 casi confermati attivi, dei quali più del 60% registratisi nelle ultime ore. Un dato elevato se si tiene conto dei pochi abitanti.
  • Caraffa del Bianco. Anche qui su una popolazione di circa 478 abitanti si contano 19 casi confermati, dei quali più del 63% nelle sole ultime ore.

Tornano le restrizioni anche per Diamante, località turistica calabrese, che dal 20 agosto con un’ordinanza ha imposto l’utilizzo anche all’aperto della mascherina e il ritorno del coprifuoco: per gli esercizi pubblici la chiusura è prevista per le 2:30 (come bar, ristoranti, pizzerie ecc.), mentre altre attività di movida o di ritrovo dovranno chiudere per l’1:30.

Sardegna: torna il coprifuoco

Scatta il coprifuoco notturno anche per alcuni comuni sardi; a deciderlo sono stati i singoli sindaci davanti al crescente numero dei contagi. Si tratta di:

  • Goni, località del Sud della Sardegna con meno di 500 abitanti, ha registrato 46 nuovi positivi su 124 tamponi. La sindaca Emanuela Guggeri ha quindi imposto il coprifuoco dalle 24 alle 5 del mattino. Inoltre, i bar e ristoranti potranno utilizzare solo i tavoli esterni.
  • A Sadali, nel sud Sardegna l’indice dei casi positivi è aumentato vertiginosamente. La sindaca ha imposto l’obbligo della mascherina, uno stop agli eventi che non garantiscono il distanziamento sociale e il divieto di vendita con asporto dalle 22 alle 5 di bevande di qualsiasi gradazione alcolica.
  • A Orotelli, nel Nuorese, torna l’obbligo di mascherina all’aperto dal 18 agosto a causa dell’aumento dei contagi.
  • A Samassi, nel Cagliaritano, fino al 29 agosto torna il coprifuoco per bar e ristoranti dalle 23 alle 5 insieme all’obbligo delle mascherine all’aperto.

Toscana: si evitano assembramenti

Per la Toscana, infine, il Comune di Follonica (in provincia di Grosseto) ha imposto il divieto di dj set e qualsiasi intrattenimento musicale che ricrei «il clima delle discoteche dopo le 21».

L’iniziativa avrà validità fino al 6 settembre ed è il tentativo, secondo il comune, per evitare gli assembramenti. La scelta è forse dovuta anche a causa del “rave illegale” che si è tenuto al confine tra Toscana e Lazio.

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