Tutte le conseguenze della vittoria del NO al referendum costituzionale: dal futuro di Renzi alla scelta di Mattarella, dall’ascesa del M5S al destino delle banche.
Le conseguenze della vittoria del No al referendum costituzionale sull’Italia, i cittadini, l’economia e il futuro di tutti noi dopo che il popolo ha deciso di rifiutare la riforma costituzionale proposta da Matteo Renzi.
La prima conseguenza della vittoria del No, immediata subito dopo il primi exit poll che già davano la vittoria del No in netto vantaggio, sono le dimissioni di Matteo Renzi e un’Italia senza capo di governo.
Ma le conseguenze del NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 non finiscono qui.
Conseguenze vittoria NO al referendum: ed ora?
Le conseguenze della vittoria del NO al referendum, come anticipato, iniziano con le dimissioni di Renzi.
Oggi, lunedì, l’ormai ex primo ministro Renzi ha in programma la presentazione delle dimissioni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’obiettivo di Mattarella è quello di stabilire quali sono le possibilità di formare un nuovo governo di coalizione oppure se l’Italia ha bisogno di elezioni anticipate, chiedendo a Renzi di ritardare il suo addio alla carica di primo ministro.
Il margine di sconfitta di Renzi è così grande che potrebbe anche avere delle conseguenze sul suo ruolo di segretario come leader del Partito Democratico.
Conseguenze vittoria NO al referendum: il futuro di Renzi
Tra le conseguenze della vittoria del NO al referendum costituzionale c’è la ricerca del possibile successore di Matteo Renzi. Tra i nomi probabili troviamo il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, il presidente del Senato Pietro Grasso e il ministro della Cultura Dario Franceschini. Renzi resterà nominalmente al potere fino a quando il nuovo primo ministro non avrà compiuto il suo giuramento.
Conseguenze vittoria NO al referendum: che vuole Mattarella?
Le conseguenze della vittoria del NO al referendum vendono il presidente Mattarella cercare di riportare la stabilità in Italia.
Mattarella non è mai stato d’accordo sull’associazione del risultato del referendum al futuro del primo ministro.
La preferenza del presidente Mattarella sta nel trovare un nuovo governo che duri fino all’inizio del 2018, quando sono in programma le prossime elezioni e - ma quanto tempo una amministrazione ad interim può sopravvivere dipende in gran parte dal nuovo leader del governo tecnico
Conseguenze vittoria NO referendum: occhi ai 5 Stelle
Il partito anti-establishment Movimento 5 Stelle da mesi spinge per le dimissioni immediate di Renzi in caso di vittoria del No al referendum costituzionale.
Come conseguenza del risultato del referendum si riscalda la sfida tra il M5S e il PD. Secondo un sondaggio di domenica rilasciato dall’EMG, il Movimento 5 Stelle al primo turno delle elezioni generali vincerebbe con il 53.%, contro il 47% al PD.
Le conseguenze potrebbero moltiplicarsi: con il Movimento 5 Stelle di Grillo al Governo, l’Italia andrebbe incontro ad un nuovo referendum - questa volta sull’uscita dall’Euro e dall’Unione Europea.
L’ex-premier Silvio Berlusconi, leader del centro-destra di Forza Italia, spera in una possibile rimonta, probabilmente come parte di una nuova coalizione di governo.
Conseguenze referendum: quali priorità per l’Italia?
Oltre alle conseguenze della necessità di formare un nuovo governo, la priorità per i partiti politici tradizionali sta nella riforma della legge elettorale. Il sistema attuale dà automaticamente la maggioranza dei seggi al partito leader emerso dalle votazione, che potrebbe rivelarsi essere proprio il Movimento 5 Stelle.
Conseguenze referendum sui mercati
L’euro è sceso ai minimi di marzo 2015 non appena Renzi ha annunciato che si sarebbe dimesso, anche se ha recuperato parte delle perdite alla fine del suo discorso. Il cambio euro-dollaro al momento viaggia con un ribasso di circa l’1% a quota 1,0560$.
Nonostante la vittoria del No al referendum fosse già valutata all’interno dei titoli di stato italiani, i rendimenti potrebbero salire ulteriormente con i mercati che valutano il rischio di elezioni anticipate, secondo gli analisti di Nomura.
Conseguenze vittoria NO sulle banche italiane
L’incertezza politica dopo il referendum, con la vittoria del NO, potrebbe complicare ulteriormente gli sforzi verso l’aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena.
La terza banca più grande d’Italia prevede di iniziare la vendita di azioni questa settimana per raccogliere 5 miliardi di euro, con in tasca 27,7 miliardi di euro di crediti deteriorati.
Come farà MPS a coprire il suo aumento di capitale?
Gli investitori potrebbero esitare a partecipare all’offerta di aumento di capitale di MPS, evento che potrebbe spingere lo Stato ad intervenire. Questo scenario potrebbe avere un effetto a catena per gli altri istituti di credito come la Banca Carige, sotto pressione della BCE affinché rafforzi la propria situazione patrimoniale.
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