L’Intermarket Analysis ai fini operativi è utile perchè i mercati sono in relazione tra loro e l’andamento di un titolo, di un future o di una valuta può essere indicativo per capire l’andamento di un indice o di una materia prima collocati in un altro mercato.
Forse non tutti sanno che i mercati finanziari sono strettamente legati tra di loro. O, forse, molti lo sanno ma non attribuiscono a questo «legame» il giusto peso. Invece è importante sapere che i mercati sono in relazione tra loro e che l’andamento di un titolo, di un future o di una valuta può essere indicativo per capire l’andamento di un indice o di una materia prima collocati in un altro mercato.
Premessa: l’argomento, come si può facilmente immaginare, è vasto e complesso. In questo articolo cercherò di sintetizzare tentando di rendere i concetti il più chiaro possibile.
Ad esempio: tutti sappiamo che ogni Stato emette periodicamente Titoli obbligazionari per finanziare il proprio debito pubblico. I Titoli di Stato americani si chiamano Treasury e, tra questi, ci sono i Treasury bond (abbreviato T-bond). Questi titoli hanno la caratteristica di essere a lunga scadenza (30 anni) e garantiscono, come tutti, un interesse fisso. Ora, va detto che i prezzi dei T-bond subiscono l’influenza del tasso d’inflazione.
Nel mercato delle materie prime, le cosiddette commodities, i prezzi di queste ultime vengono valutati come segnali di anticipo del tasso d’inflazione; per cui seguire il mercato delle commodities ci può permettere di capire con un certo anticipo cosa potrà accadere nel mercato obbligazionario.
Solitamente i prezzi delle commodities e quelli dei bonds si muovono in direzione opposta, per cui l’aumentare o diminuire dei prezzi delle commodities porterà quasi certamente un movimento in direzione opposta del valore dei T-bond.
I prezzi delle commodities, a loro volta, sono influenzati dal dollaro americano. Normalmente se il dollaro americano è al rialzo tutte le commodities, a partire dall’oro, sono al ribasso. Inoltre, la variazione del dollaro americano influenza anche il mercato azionario: si perché se il dollaro è forte, i titoli fortemente capitalizzati ne risentono poiché aumenta il costo dei loro prodotti sui mercati esteri, mentre ne beneficiano
i titoli a piccola capitalizzazione.
In conclusione: l’oscillazione del dollaro americano influenza i mercati delle commodities le quali, a loro volta, influenzano il mercato delle obbligazioni.
L’andamento del dollaro, inoltre, influenza i vari indici del mercato azionario.
Morale della favola: non bisogna cadere nell’errore di pensare che ogni singolo mercato finanziario sia una realtà a se stante; i mercati finanziari, lo ripeto, sono in relazione tra loro, e chi opera anche su un solo mercato deve comunque imparare a seguire gli altri per prendere al meglio le proprie decisioni operative.
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