Il Ddl concorrenza è giunto all’esame delle commissioni Attività produttive e Finanze della Camera, ma non si placano le polemiche dei farmacisti, del settore assicurazioni e per l’accesso ai mutui ipotecari.
Farmacisti, settore assicurazioni, carrozzieri e le norme che regolano il trasferimento dei conti e l’accesso ai conti di base e quelle sui mutui ipotecari: tutti i punti deboli contestati alle disposizioni del Ddl concorrenza.
Dopo le polemiche sul Ddl Concorrenza , i farmacisti rappresentati da Fofi, Assofarm, Federfarma e Assofarmacie sono stati in audizione davanti alle commissioni riunite di Finanze e Attività produttive nella giornata di venerdì.
Nonostante sia stato riaffermato che non c’è da parte dei farmacisti alcuna chiusura preconcetta verso il testo di legge, è stata ribadita la necessità di tutela del ruolo di farmacista, riaffermando il loro rifiuto sulla gestione delle farmacie da parte dei non farmacisti tramite l’introduzione di un limite d’acquisizione delle farmacie da parte di società di capitali.
Gli attacchi, però, nell’ultimo periodo hanno preso un’altra direzione: è il caso delle polemiche sulle disposizioni del Ddl Concorrenza riguardo il settore assicurativo, dato che alcune norme andrebbero a discapito del cittadino e a favore delle lobby.
Così sul tema si è espresso il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti:
“Lo voglio dire con estrema franchezza e durezza: in questo Ddl non esiste una sola norma che vada a favore dei cittadini". È un’affermazione drastica ma viene anche misconosciuta la stessa dizione di concorrenza: un conto è parlare di razionalizzazioni e miglioramenti di determinati settori, un conto è favorire la concorrenza”.
Tra le norme contestate ci sarebbero quelle che si riferiscono al sinistro stradale, con la modifica delle regole alla base del calcolo dell’indennizzo per ogni punto di invalidità, con il passaggio da 795,91€ a 674,78€.
Le compagnie si troverebbero quindi a risparmiare notevolmente sia nel caso di danni lievi, sia in quelli riguardanti danni più gravi. Quello che deriva da questa situazione, secondo i rappresentanti dell’Organismo unitario dell’avvocatura, sarebbe una compressione del diritto degli assicurati a vantaggio degli utili delle compagnie assicurative.
Altro precetto contestato, in questo caso dai carrozzieri aderenti al Confartigianato, è quello per cui alle assicurazioni sarà data la possibilità di incidere sui prezzi delle riparazioni, prescrivendo alle officine sia tariffe sia tempi di riparazione.
Secondo Confartigianato questa norma sarebbe lesiva della libertà di scelta dei cittadini, ma anche della libertà d’impresa, dal momento che i riparatori indipendenti saranno svantaggiati dal non aver stretto accordi con le compagnie assicurative.
La richiesta è quindi di eliminare tali norme, inserendo invece sia la tracciabilità per ogni fase della riparazione del mezzo, minimizzando così sia i casi di frode, sia la portabilità della polizza, già presente nel sistema francese con la legge Hamon, ritenuto l’unico strumento necessario per garantire all’assicurato l’opportuno potere contrattuale nel momento di acquisto della polizza.
Negli ultimi giorni però le polemiche hanno colpito più di una disposizione del testo del Ddl Concorrenza, come nel caso delle norme che regolano il trasferimento dei conti e l’accesso ai conti di base e quelle sui mutui ipotecari, a cui viene contestato il fatto di intervenire su settori già regolati da normative europee con cui tra l’altro sarebbero in contrasto.
A tal proposito si è espresso il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, che oltre a porre l’accento su tale contraddizione, rileva che la complessità delle norme e la loro onerosità potrebbe portare i creditori a chiedere altre forme di garanzia e rivelarsi meno efficienti e convenienti per la clientela.
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