Dopo il salvataggio delle 4 banche in dissesto finanziario è in arrivo un Fondo di solidarietà di 100 milioni per salvare i piccoli risparmiatori possessori dei bond subordinati. Vediamo insieme le principali novità di questo strumento introdotto nella Legge di Stabilità.
La prima risposta concreta del Governo ai risparmiatori più fragili “traditi” dal salvataggio delle 4 Banche in default arriva con un Fondo di solidarietà di 100 milioni di euro. Dopo l’ok della Commissione in bilancio dello scorso lunedì agli emendamenti che hanno istituito il fondo all’interno della legge di Stabilità, il Ministero del Tesoro, di concerto con Bankitalia e Consob, sta lavorando a pieno ritmo ai decreti attuativi che definiranno il meccanismo di funzionamento del fondo di solidarietà, le regole di acceso al fondo, i criteri di selezione dei risparmiatori che usufruiranno del fondo, la percentuale del rimborso.Un decreto a parte riguarderà poi le modalità di elezione del collegio arbitrale che valuterà caso per caso i clienti rimborsabili. Il fondo di solidarietà diverrà operativo entro 90 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità e quindi entro il 31 marzo 2016. Vediamo insieme le novità che saranno introdotte da questo strumento e chi ne potrà beneficiare
Fondo di solidarietà: quanti sono i possessori dei bond subordinati delle 4 Banche fallite?
Ieri il Mef (il Ministero dell’economia e delle Finanze) ha reso ufficiale il numero dei risparmiatori possessori dei bond subordinati di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti che hanno perso tutto o quasi: su un totale di quasi 1 milione di clienti delle 4 banche, tra questi, circa l’1% ha investito in obbligazioni subordinate, ossia 10.559 risparmiatori per un controvalore di 392,2 milioni di euro. Non è escluso che si valuterà l’opportunità di alimentare ulteriormente il fondo.
Fondo di solidarietà: quali “risparmiatori” ne potranno beneficiare?
I 10.559 risparmiatori che hanno sottoscritto le obbligazioni subordinate sono stati suddivisi in tre categorie da quella più vulnerabile a quella meno “esposta” e che saranno valutati caso per caso dall’arbitrato:
- la categoria più “esposta”: sono 1.010 clienti che hanno un patrimonio inferiore a 100 mila euro di cui più del 50% impegnati in obbligazioni subordinate rientreranno molto probabilmente tra i beneficiari del nuovo fondo.Il valore del rimborso si aggirerebbe attorno ai 27,4 milioni di euro
- la categoria “di media esposizione”: sono in tutto 1.484 clienti che hanno un patrimonio inferiore a 100 mila euro la cui percentuale di patrimonio impegnato nei bond subordinati oscilla tra il 30 %e il 50. Il controvalore si aggirerebbe attorno ai 100 milioni di euro.
- la categoria «meno esposta»: sono i restanti 8 mila con oltre 100 mila euro di patrimonio con una quota di subordinate sotto il 30%. Molto probabilmente questa categoria non accederà al fondo.
Il fondo di solidarietà di 100 milioni: come funziona
Il nuovo fondo di solidarietà consente l’attivazione “di meccanismi stragiudiziali di contestazione e di ristoro dei danni verso qualsiasi tipo di intermediario dalle banche alle assicurazioni. Vale per tutti ma potranno accedervi gratuitamente i risparmiatori e gli investitori non professionali”. Tale fondo nato per aiutare esclusivamente le vittime delle obbligazioni subordinate si differenzia dal Fondo di garanzia di tutela dei depositi, già previsto, che invece tutela i conti correnti fino a 100 mila euro.
Fondo di solidarietà: l’Arbitrato e i criteri di selezione di accesso al fondo
Sarà il Presidente del Consiglio su proposta del Mef a nominare gli arbitri che faranno parte dei collegi con il compito di valutare le richieste di risarcimento caso per caso. Gli arbitri saranno scelti tra persone di comprovata imparzialità,professionalità e onorabilità. I dettagli del decreto si sapranno meglio nelle prossime settimane, soprattutto per quanto riguarda i criteri che saranno utilizzati dai collegi arbitrali per decidere i singoli casi. Sicuramente il grado di rischio dei bond subordinati, in questo caso molto alto, sarà messo in relazione ad una delle seguenti variabili:
- ISEE: Indicatore della situazione economica equivalente, un indicatore con il quale si misura la condizione economica di una famiglia
- Età: quella dei pensionati è considerata una delle categorie più esposte
- La percentuale di investimento sul totale del patrimonio familiare
- Il profilo di rischio del risparmiatore: se nel rispetto della direttiva Mifid, l’intermediario nel sottoporre lo strumento finanziario ha verificato la corretta profilatura dell’investitore cliente, ossia quanto il cliente fosse consapevole dell’investimento che andava a sottoscrivere
- il livello di informazioni sui rischi dell’investimento che le banche hanno comunicato ai risparmiatori. Se si è stati ingannati in quanto non adeguatamente informati sui reali rischi del prodotto d’investimento
Il fondo di solidarietà sarà alimentato nel pieno rispetto delle regole UE sugli aiuti di Stato. Una parte dovrebbe essere stanziata dallo Stato un’altra parte invece dovrebbe essere alimentata direttamente dal sistema bancario e finanziario. Vedremo nelle prossime settimane gli sviluppi di questa vicenda che sta mettendo a dura prova la fiducia dei risparmiatori italiani nell’intero sistema bancario italiano.
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