Partite IVA inattive chiuse dall’Agenzia delle Entrate, reintroduzione dell’F24 cartaceo, addio alle comunicazioni Black List: ecco alcune delle novità introdotte dal decreto semplificazioni fiscali.
Fisco 2016, il Governo si prepara ad approvare il nuovo decreto sulle semplificazioni fiscali; ecco quali novità introdurrà.
Partita IVA, F24, 730; il decreto correttivo della delega sulle semplificazioni, che già la prossima settimana dovrebbe essere all’esame del Consiglio dei Ministri, introdurrà una serie di novità finalizzate alla riduzione delle comunicazioni fiscali e all’ottimizzazione dei rapporti tra Fisco e contribuenti.
Le novità più importanti riguardano la chiusura, senza sanzioni, delle partita IVA inattive, la cancellazione dello spesometro per chi invia le fatture in modalità telematica e la reintroduzione dei versamenti con F24 cartaceo anche per i pagamenti superiori ai mille euro. Ma non solo, con l’approvazione del decreto semplificazioni fiscali cadrà l’obbligo di inserire i contratti di locazione nella dichiarazione dei redditi.
Ecco nel dettaglio le 5 novità più importanti introdotte dal decreto e quali misure verranno utilizzate per semplificare il Fisco.
1) Semplificazioni Fisco 2016: F24 cartaceo per i pagamenti sopra i 1000€
Finalmente c’è il tanto atteso ritorno al passato che molti contribuenti hanno chiesto con insistenza. Infatti, anche le tasse superiori ai 1000€ si potranno pagare in banca, poiché con l’approvazione del decreto sulle semplificazioni del Fisco cadrà l’obbligo della delega di pagamento elettronico.
Questa novità è molto importante, soprattutto per chi, come ad esempio i pensionati, non ha molta conoscenza della tecnologia e per effettuare i pagamenti era costretto rivolgersi al proprio commercialista oppure al CAF. Quindi, chi non è titolare di una Partita IVA e non ha molta confidenza con i nuovi strumenti elettronici, potrà usare l’F24 cartaceo per i pagamenti di ogni cifra.
2) Semplificazioni Fisco 2016: addio alle Partita IVA inattive
Se siete dei titolari di una Partita IVA ma non la state utilizzando da almeno 3 anni, vi conviene stare molto attenti. Infatti, con l’approvazione del decreto semplificazioni l’Agenzia delle Entrate provvederà alla chiusura di tutte le Partite IVA inattive che da tre anni non emettono né ricevono fatture.
La chiusura delle Partite IVA inattive dovrebbe avvenire d’ufficio per mano dell’Agenzia delle Entrate. Fortunatamente, però, il contribuente titolare di una Partita IVA inattiva non dovrà sostenere nessun costo per la chiusura e non sarà soggetto a nessun tipo di sanzione.
Una misura simile a questa ci fu anche nel 2011, ma in quell’occasione i contribuenti titolari di una Partita IVA inattiva furono costretti a pagare una sanzione.
3) Semplificazioni Fisco 2016: contratto d’affitto fuori dal 730
Il decreto introdurrà alcune misure volte all’alleggerimento per tutti i proprietari di immobili concessi in locazioni. La più importante è quella per cui dal prossimo anno cadrà l’obbligo di indicare i contratti di locazione, che sono stati già registrati, nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, qualora non ci siano state variazioni rispetto al modello di quest’anno, non bisognerà indicare nella dichiarazione dei redditi gli immobili detenuti all’estero.
4) Semplificazioni Fisco 2016: stop alle comunicazioni “Black List”
Tra le semplificazioni al vaglio del Consiglio dei Ministri, c’è anche l’eliminazione della comunicazione delle operazioni effettuate con delle controparti che si trovano nei Paesi inseriti nella Black List. Inoltre, verrà tolto l’obbligo di segnalazione dei beni della società concessi all’utilizzo dei soci.
5) Semplificazioni Fisco: novità 5 e 2 per mille
Dopo l’approvazione del decreto semplificazioni, le quote del 2 e del 5 per mille erogata alle associazioni culturali non terranno più conto delle dichiarazioni integrative. Ciò richiedeva troppo tempo, quindi il Governo ha scelto di eliminare questa procedura così da velocizzare la liquidazione dei soggetti scelti dai contribuenti.
Nel dettaglio, il calcolo delle opzioni verrà fatto sulle dichiarazioni presentate entro giugno/settembre e non sarà più necessario attendere l’arrivo dei modelli integrativi.
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