Azioni Deutsche Bank ai minimi storici, Angela Merkel esclude aiuto di Stato. Il mercato non crede che la banca tedesca si salverà da sola, a riuschio l’intero sistema mondiale.
Azioni Deutsche Bank ai nuovi minimi storici, la Merkel esclude l’aiuto di Stato - abbastanza da far crollare ancor di più il sentiment di mercato e portare il titolo dell’ex gigante tedesco a toccare la quotazione più bassa della sua storia.
La crisi della Deutsche Bank minaccia ogni giorno di più mercati finanziari mondiali. Il prossimo cigno nero che sconvolgerà l’economia internazionale, a quanto pare, parla tedesco.
L’ennesimo segnale che parla di un nuovo crollo per le azioni Deutsche Bank arriva direttamente da Angela Merkel che, secondo voci di mercato, esclude categoricamente un qualsivoglia aiuto di stato dal Governo tedesco.
I mercati temono che la Deutsche Bank non riuscirà a salvarsi da sola dalla lunga serie di sventure che ha colpito negli ultimi tempi la banca più grande della Germania e fatto crollare il prezzo delle azioni di oltre la metà dall’inizio del 2016.
Deutsche Bank: Merkel dice no all’aiuto di Stato, azioni ai minimi storici
Le azioni Deutsche Bank hanno toccato i nuovi minimi storici, attualmente scambiate a quota 10,86 euro.
Nel corso dell’ultimo anno, il prezzo delle azioni Deutsche Bank, ultimamente intorno a quota $13, ha spaziato tra $12,43 e $30,82.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha escluso un qualsiasi tipo di aiuto di Stato nei confronti della Deutsche Bank nell’anno che la divide dalle prossime elezioni generali in Germania a settembre 2017. La notizia, riportata dalla rivista Focus, promette la nascita di una nuova ondata di pessimismo per le azioni di Deutsche Bank, già sull’orlo del baratro.
La Merkel ha rifiutato di commentare la bega legale della Deutsche con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che chiede una sanzione di $14 miliardi per l’offerta di mutui garantiti da ipoteca da parte della Deutsche Bank sul suolo statunitense.
Un portavoce del governo tedesco ha rifiutato di commentare la notizia. Anche il portavoce della Deutsche Bank non ha voluto commentare la notizia.
La banca più grande della Germania è una grande fonte di preoccupazione per i politici tedeschi. Nel corso di una sessione a porte chiuse di finanza sociale legislatori democratici di questa settimana, la noia di Deutsche Bank si avvicinò al fianco di un dibattito sulle regole finanziarie di Basilea, secondo due persone vicine alla vicenda.
Crisi Deutsche Bank più grande di tassi e elezioni USA
Le sfide per la Deutsche Bank sono di una difficoltà enorme: dalle operazioni di ristrutturazione e l’ammodernamento delle infrastrutture per ridurre i rischi ribassisti sul bilancio al tentativo di negoziare una riduzione dell’ammenda inoltrata dagli Stati Uniti per un ammontare di 14 miliardi di dollari.
Prese insieme, le difficoltà della Deutsche Bank sono senza dubbio più minacciose per la stabilità dei mercati globali rispetto alla decisione della Federal Reserve sull’aumento dei tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, o a chi diventerà il prossimo presidente degli Stati Uniti, se Hillary Clinton o Donald Trump.
Un piccolo rialzo dei tassi da parte della Fed dovrebbe essere facilmente digeribile, anche se metterebbe fine ai massimi raggiunti nel post-crisi. Il sistema politico americano è in stato disfunzionale da così tanto tempo che le elezioni 2016 potrebbero anche essere un non-evento, soprattutto se il Congresso rimarrà ad tenere sotto controllo la Casa Bianca, indipendentemente da chi vi abiti dentro. Ma la questione è che la Deutsche Bank è profondamente intrecciata con i mercati dei capitali mondiali.
Se non riuscirà a guarire, la crisi della Deutsche Bank potrebbe infettare i mercati o indebolire la fiducia degli investitori già fievole.
Tutti i guai della Deutsche Bank
La Banca Centrale Europea, attraverso i tassi di interesse negativi, ha sostanzialmente reso impossibile fare soldi per la Deutsche Bank. E il governo degli Stati Uniti ha inoltrato alla banca una multa legata alla vicenda degli asset sui mutui immobiliari che sostanzialmente copre la quasi totalità della capitalizzazione di mercato della banca tedesca, pari a 14,4 miliardi di euro ($ 16,4 miliardi).
John Cryan, amministratore delegato di Deutsche Bank, ha un compito assai difficile. Aveva puntato tutto su una fusione con Commerzbank (CRZBY), la seconda banca più grande della Germania, ma il progetto non ha portato da nessuna parte. Alcuni investitori temono che la Deutsche, una volta una potenza con pochi eguali, potrebbe essere costretta a raccogliere fondi mediante l’emissione di ulteriori azioni o titolo di debito.
I dati sul mercato delle opzioni mostrano che la maggioranza degli investitori sta scommettendo su un ulteriore crollo delle azioni della Deutsche.
Naturalmente, è difficile sapere se le azioni della banca crolleranno così come anticipato dal mercato, fino ai 5 dollari ad azione. Ciò che è concreto sono le difficoltà di Deutsche Bank, in un contesto incerto.
In breve, la Deutsche Bank è un fattore di rischio di primo livello.
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