Nessun accordo tra il CEO di Deutsche Bank John Cryan e il Dipartimento di Giustizia statunitense sull’importo della sanzione da $14 miliardi nell’incontro di venerdì.
Il CEO di Deutsche Bank, John Cryan, non ha trovato un accordo con il Dipartimento di Giustizia americano che risolva il contenzioso sull’utilizzo di titoli legati ai mutui in territorio americano durante l’incontro a Washington di venerdì. A riportarlo è la nota testata tedesca Bild.
L’incontro aveva lo scopo di negoziare l’ammontare di dollari che la Deutsche Bank deve agli Stati Uniti per risolvere la presunta cattiva condotta derivante dall’offerta della banca tedesca di titoli legati ai mutui, responsabili di aver portato alla crisi finanziaria nel 2008.
Per l’accaduto la Deutsche Bank sta ancora valutando di chiedere un risarcimento danni a Anshu Jain e Josef Ackermann, entrambi ex CEO della banca, come ricordato dal giornale, mentre sembrerebbe già in atto un congelamento di parte dei milioni di euro in bonus per Jain ed altri ex top manager.
Una portavoce della Deutsche Bank non ha voluto commentare l’esito dell’incontro della banca con il Dipartimento di Giustizia statunitense riportato dal Bild, né il blocco dei compensi agli ex dirigenti. Anche Mark Abueg, portavoce del Dipartimento di Giustizia USA, ha rifiutato di commentare.
I timori sulla capacità della Deutsche Bank di pagare la sanzione da 14 miliardi di dollari al Dipartimento di Giustizia USA hanno spinto le azioni della banca ai minimi record il mese scorso.
La Deutsche, che ha in cassa solo 5,5 miliardi di euro (6,2 miliardi di dollari) dedicati ai contenziosi secondo i dati di fine giugno, deve affrontare anche altre accuse, e quindi altre spese legali, tra cui l’accusa di riciclaggio di denaro in Russia - per la quale gli analisti di Barclays ipotizzano una spesa di 2 miliardi di euro (2,2 miliardi di dollari).
Cryan ha passato le ultime tre settimane a rassicurare gli investitori sulla capacità della Deutsche Bank di resistere alle gravi minacce alla sua salute finanziaria. La banca sta partecipando a dei colloqui informali con alcune società di Wall Street con l’intento di ideare un piano per affrontare le spese legali, tra cui un aumento di capitale che potrebbe fruttare 5 miliardi di euro, come riportato da persone a conoscenza dei fatti la scorsa settimana.
Intanto la famiglia reale del Qatar sta considerando di aumentare la sua partecipazione in Deutsche Bank fino al 25%, secondo delle fonti anonime riportate da Bloomberg.
Cryan ha già dichiarato che la Deutsche Bank potrebbe chiudere in negativo quest’anno, dopo aver segnato la prima annualità in negativo dal 2008 lo scorso anno.
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