Diritto all’oblio: Google multata in Francia per una somma di 100.000 euro. Ecco perché.
Google maxi multa in Francia per aver violato il diritto all’oblio. Ecco cos’è successo e perché Google ha dovuto sborsare 100.000 euro.
Google dovrà sborsare 100.000 euro: certo non saranno un gran problema per il colosso di Mountain View, ma è sempre una gran notizia quando una mega azienda come Google viene multata ed anche così pesantemente.
Cosa ha fatto Google per meritarsi una multa tanto salata? Secondo la Cnil, la Commissione nazionale francese per l’Informatica e la Libertà, avrebbe agito in conflitto con il cosiddetto diritto all’oblio. Prima di spiegare la vicenda nel dettaglio, può essere utile specificare di cosa si tratti effettivamente questa sezione del diritto che riguarda soprattutto internet e la Rete.
Diritto all’oblio: cos’è
Per diritto all’oblio si intende il diritto di una persona o di un gruppo di persone di veder cancellate tutte le tracce presenti sulle pagine web, di una vicenda che li riguarda ma che è o falsa oppure non più vera.
In questo secondo caso, significa che chiunque potrebbe aver compiuto nel passato un fatto che non vuole continui ad essere presente sul web, ed è nei suoi pieni diritti il fatto che il suo desiderio venga esaudito.
In particolare, persiste per una persona il diritto a non veder rivelati i propri dati sensibili (nome, cognome, età, sesso, ecc.) in relazione a fatti che ne possano lederne l’onore o la credibilità. Se si commette un reato, si ha diritto al fatto che non permangano notizie su internet riguardo a quel reato commesso.
Ovviamente, questo vale per persone non coinvolte in fatti di cronaca importanti, per i quali sarebbe impossibile cancellare tutti gli articoli che ne parlano. Ad esempio, sarebbe impensabile in questo momento eliminare tutte le tracce sul web che riconducano ai nomi di Marco Prato e Manuel Foffo come coinvolti nell’omicidio di Luca Varani. Lo stesso vale per Cogne, il piccolo Tommy e così via.
Diritto all’oblio: dove ha sbagliato Google
In che modo, dunque, Google avrebbe violato il diritto all’oblio? Secondo il Cnil, avrebbe eliminato delle informazioni di cui era stata richiesta la cancellazione solo dal sito nazionale francese (per intenderci, Google.fr), mentre non lo avrebbe fatto da quello internazionale (Google.com), ben più noto e visitato.
Non sappiamo i dettagli della vicenda e, quindi, quale sia stato il fatto per cui era stato richiesto di mantenere l’oblio, ma sappiamo che Google si è difeso dicendo che l’evento in questione, evidentemente accaduto in Francia, non era poi così rilevante oltre i confini europei e, quindi, sarebbe stato superfluo eliminarlo anche dal dominio di Google.com.
Lo scambio di battute tra il motore di ricerca e la Cnil si è concluso quando la commissione francese ha deciso ugualmente di andare avanti, muovendo causa contro Google, che ora sarà costretta a sborsare 100.000 dollari. Dovranno risparmiare sui tapis roulant, per un mese, nella Silicon Valley.
Aggiornamento - Come comunicato alla redazione di Forexinfo.it un portavoce di Google ha precisato:
“Abbiamo lavorato a lungo per implementare quanto previsto dalla sentenza sul diritto all’oblio in modo attento e completo in Europa e continueremo a farlo. Tuttavia, per una questione di principio, siamo in disaccordo con l’idea che il CNIL abbia l’autorità di controllare i contenuti a cui possono accedere le persone al di fuori della Francia, e appelleremo questa decisione.”
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