La modifica dell’icona dell’uccellino blue con il logo della crypto Dogecoin ha creato molto dibattito fra gli utenti di Twitter. Nel frattempo, il prezzo del token è cresciuto di oltre il 30%.
Lunedì, Elon Musk sorprende nuovamente l’intero pubblico di Twitter, sostituendo su alcuni account l’icona eclettica dell’uccellino blu con il popolare logo della criptovaluta meme Dogecoin raffigurante un cane Shiba Inu. Parallelamente, il celebre imprenditore e CEO di Twitter condivide sul proprio profilo il meme di un cane al volante fermato dalla polizia.
— Elon Musk (@elonmusk) April 3, 2023
Elon Musk si è da sempre mostrato un forte sostenitore dell’utilizzo della criptovaluta Dogecoin e attraverso il proprio profilo Twitter in passato ha più volte condiviso contenuti riguardanti il cane Shiba Inu. L’estremo interesse dell’imprenditore nei confronti di questa crypto ha addirittura attirato l’attenzione delle autorità di regolamentazione. Il rapporto fra l’imprenditore e Dogecoin è oggetto di una causa legale per 258 miliardi di dollari.
Fino a prova contraria, le dichiarazioni di Musk sono uno dei motivi principali per cui il prezzo del token ha raggiunto oltre il 36.000% in poco meno di 5 anni. La scelta di sostituire il logo di Dogecoin a quello classico di Twitter arriva quindi in un momento particolare. Non solo a causa dell’evolversi dei suoi problemi legali, ma anche perché Twitter si trova nel bel mezzo della modificazione del proprio sistema di verifica che ha addirittura in certi casi comportato l’insensata rimozione della spunta blu su alcuni account, come ad esempio quello del New York Times.
Il quotidiano newyorchese ha scelto di non sottostare alle stravaganti politiche imposte da Elon Musk su Twitter e per tale ragione gli è stato tolto lo stato di verifica. In sostanza, le azioni di Musk continuano a stupire il pubblico online impattando in maniera diretta sul prezzo della criptovaluta Dogecoin.
Dogecoin vola: i motivi del rialzo
La mossa di Elon Musk ha allertato l’intero panorama criptovalutario e nella giornata di lunedì e martedì il token Doge è stato oggetto di una valanga di acquisti. Il prezzo della memecoin è aumentato in meno di due sessioni più del 30% arrivando a valere circa $0,10 a token.
Il dibattito è estremamente accesso fra la community crypto attiva su Twitter: in molti iniziano a domandarsi se dietro quella che per molti era solo una tipica shitcoin ci sia in realtà un piano diverso rispetto al classico «pump & dump».
Indipendentemente dalle teorie da complotto del caso, l’azione di Musk ha impattato direttamente sul valore della criptomoneta: nel giro di solo 12 ore, su DOGE sono state liquidate più di $13 milioni di posizioni short, ovvero circa 44.000 trader.
In sintesi, l’euforia causata dall’azione di Elon Musk ha comportato un vero e proprio short squeeze che ha spazzato via buona parte degli operatori short sul titolo facendo registrare un’importante ripartenza del prezzo del token, fermo ormai da mesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA