Mese di ottobre fatto di luci ed ombre per il mercato europeo dei prodotti passivi. Se per gli ETP lo scorso mese è stato quello con la raccolta netta più alta dal 2005, nel segmento degli ETF i flussi netti sono invece calati. Di seguito tutti i dettagli
Ad ottobre la raccolta netta di nuovi capitali nel mercato europeo degli ETF è scesa a 1,1 miliardi di euro, in calo di 4,8 miliardi rispetto al mese di settembre. E’ quanto emerso dalla consueta analisi mensile condotta da Lyxor ETF. «Il calo è attribuibile alle diffuse incertezze politiche e all’assenza di chiare tendenze di mercato», spiega il report firmato dall’emittente di matrice francese.
Gli ETP, acronimo di Exchange Traded Product, hanno invece mostrato una tendenza opposta. Secondo i numeri snocciolati da WisdomTree il mese di ottobre è stato il mese con flussi record dal 2005 per il mercato europeo degli ETP a leva (8,4 miliardi di dollari).
Raccolta netta del mercato ETP positiva
Secondo l’analisi di WisdomTree gli investitori in ETP a leva (short e long) globalmente hanno mostrato di mantenere un atteggiamento rialzista sulle azioni a novembre dopo aver acquistato i ribassi di ottobre, quando hanno incanalato 8,4 miliardi di dollari in ETP azionari a leva e hanno scambiato 1,9 miliardi di dollari di ETP azionari short.
Tenendo conto dei fattori di leva finanziaria dei prodotti, ciò equivale a un riposizionamento rialzista equivalente a 24 miliardi di dollari, circa un terzo della posizione degli investitori S&L nell’azionario. Si tratta dei flussi mensili più consistenti mai registrati dal 2005.
Record di flussi in Giappone, visione negativa su Uk, Germania e Svizzera
La maggior parte dei flussi in azioni si è concentrata sugli ETP statunitensi e giapponesi. Il Giappone ha visto livelli record, con una leva finanziaria media degli investitori short e long che è salita a 1 a 33 ad ottobre, il livello più alto degli ultimi due anni.
In Europa, la Francia è sembrata passare da un atteggiamento ribassista netto ad uno rialzista netto, mentre gli investitori toglievano denaro dagli ETP short per versarlo in quelli a leva finanziaria. Gli investitori short/long sono rimasti rialzisti in Europa in generale e ribassisti in Gran Bretagna, Germania e Svizzera.
ETF azionari: buoni dati da Usa e Europa non sono sufficienti
Secondo l’analisi di Lyxor gli afflussi verso gli ETF azionari globali sono rallentati rispetto al mese precedente, basti pensare che si è passato da un flusso positivo di 5,3 miliardi ad appena 386 milioni. Gli ottimi afflussi registrati dalle azioni statunitensi (+2,2 miliardi), i segnali di rinnovato interesse verso le azioni europee (+893 milioni) e le prime indicazioni di un sentiment più positivo nei confronti del Giappone (+220 milioni) non sono stati elementi sufficienti a controbilanciare i dati molto negativi registrati dall’azionario globale (-3,4 miliardi).
Obbligazioni corporate IG: peggior andamento mensile in assoluto
Per quanto riguarda la parte obbligazionaria gli investimenti di ETF nel reddito fisso si sono dimezzati in un contesto di rialzo dei tassi (+701 milioni). Le obbligazioni corporate Investment Grade hanno registrato il peggiore andamento mensile in assoluto (-1,3 miliardi).
ETF su materie prime: si fermano i deflussi rispetto ultimo trimestre
I flussi relativi alle materie prime sono stati piatti, ma i deflussi registrati nel terzo trimestre si sono perlomeno arrestati. In questo quadro l’interesse riscontrato a settembre nei confronti dei prodotti Smart Beta potrebbe essersi già esaurito (+381 milioni di afflussi ad ottobre).
© RIPRODUZIONE RISERVATA