Elezioni Liguria, come si vota: fac-simile scheda e legge elettorale

Alessandro Cipolla

20 Settembre 2020 - 09:05

Elezioni regionali Liguria 2020, una guida sul come si vota: il fac-simile della scheda e la legge elettorale con cui si eleggerà il governatore.

Elezioni Liguria, come si vota: fac-simile scheda e legge elettorale

Seggi aperti per le elezioni regionali in Liguria, che si stanno svolgendo in contemporanea con il referendum sul taglio dei parlamentari e il primo turno delle amministrative, per quello che è a tutti gli effetti una sorta di election day.

L’emergenza coronavirus, oltre a far slittare di diversi mesi il voto, ha spinto il Viminale a ripristinare il voto spalmato in due giornate: domenica 20 le urne rimarranno aperte dalle ore 07:00 fino alle 23:00, mentre lunedì 21 dalle ore 07:00 fino alle 15:00.

In totale saranno nove i candidati in corsa, con il centrodestra compatto che sosterrà il governatore uscente Giovanni Toti, mentre il Partito Democratico insieme al Movimento 5 Stelle hanno scelto di puntare su Ferruccio Sansa provocando la fuoriuscita di Italia Viva, che invece ha punterà su Aristide Massardo.

In Liguria la scheda elettorale per le regionali come si può vedere dal fac-simile sarà rosa, un colore inedito rispetto al classico verde giudicato troppo simile al celeste della scheda per il referendum.

Elezioni regionali Liguria: come si vota

Per votare alle elezioni regionali in Liguria occorre presentarsi al proprio seggio muniti di tessera elettorale e documento di identità in corso di validità.

La scheda elettorale che gli elettori si troveranno davanti è unica in quanto comprende sia i candidati alla presidenza della Regione sia le liste regionali, ciascuna delle quali è collegata ad un candidato presidente.

In Liguria per le regionali si vota con un sistema elettorale del 1995, modificata per volere della maggioranza di centrodestra lo scorso luglio introducendo diverse novità.

Si tratta di una legge elettorale a turno unico: viene eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari.

I 30 seggi (più il presidente eletto) sono ripartiti per l’80% in base a un sistema proporzionale su liste provinciali, dove è possibile esprimere le preferenze in merito ai candidati consiglieri.

Il restante 20% dei seggi non vengono più assegnati tramite il listino regionale bloccato, ma in maniera variabile: come premio di maggioranza se il candidato vincitore ha ottenuto meno di 18 seggi, oppure ripartito tra le liste non collegate al caniddato vincitore se ha ottenuto più di 18 seggi.

Per poter accedere alla ripartizione dei seggi, una lista provinciale deve superare la soglia di sbarramento del 3% salvo non siano collegate a una lista regionale che è riuscita a ottenere il 5%.

Infine per un elettore sarà possibile esprimere un voto disgiunto, ovvero indicare un candidato governatore e poi volendo anche una lista che non lo appoggia.

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