Comuni al voto: in quali città si va a votare alle amministrative del 5 giugno 2016? Ecco dove, quando e come si vota alle prossime comunali.
In quali città e comuni si vota per le comunali 2016 e quali sono le modalità di voto?
Le elezioni amministrative 2016 sono ormai alle porte e moltissimi comuni italiani, tra cui diverse città principali e capoluoghi di regione, si avviano verso il voto. Dal momento che qualcuno potrebbe ancora avere dubbi su date, orari e come dare la propria preferenza sulla scheda elettorale, a due giorni dall’apertura dei seggi facciamo un ripasso di dove, come e quando si vota alle comunali di quest’anno.
Le campagne elettorali dei candidati sindaco sono chiuse e l’election day è sempre più vicino. Domenica 5 giugno, dalle 7 alle 23, infatti, si svolgerà il primo turno delle elezioni amministrative. I cittadini di 1.370 comuni italiani dovranno eleggere il nuovo sindaco e rinnovare i consigli comunali. L’eventuale ballottaggio, che avverrà solo nei comuni con più di 15mila abitanti e solo nel caso in cui i candidati non dovessero raggiungere la soglia del 50% più uno, si terrà domenica 19 giugno.
Nelle stesse date si svolgeranno le consultazioni anche in alcuni comuni delle regioni autonome Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia.
Per questa tornata elettorale saranno interessate dalle elezioni comunali 2016 anche le regioni a statuto speciale: Sardegna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia; mentre, come sappiamo, in Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige due turni di voto sono stati l’8 e il 15 maggio.
Ora che l’election day si avvicina per le altre regioni e interesserà le principali città italiane, facciamo un breve riepilogo su dove, quando e come si voterà alle amministrative di giugno 2016. Di seguito trovate comuni e capoluoghi coinvolti dalle comunali di quest’anno e le informazioni utili sulle modalità di voto.
Amministrative 2016, comuni al voto: le città in cui si vota
In tutto i comuni al voto per le amministrative 2016 sono 1.370, di cui 1.180 nelle regioni ordinarie e 190 nelle regioni a statuto speciale.
Tra i capoluoghi di regione in cui le elezioni saranno più rilevanti spiccano Roma, Milano, Napoli e Torino. Ed è proprio nella Capitale che da mesi le forze politiche si trovano nella situazione più delicata e complicata.
Quest’anno saranno eletti i primi sindaci dei 27 nuovi comuni istituiti nel 2016 a seguito dei processi di fusione amministrativa in 5 regioni: Trentino Alto Adige (17), Emilia-Romagna (4), Piemonte (3), Veneto (2), Lombardia (1).
Questi i maggiori comuni in cui si svolgeranno le elezioni amministrative del 5 giugno:
Roma
Milano
Napoli
Torino
Bologna
Trieste
Bolzano
Ravenna
Cagliari
Rimini
Salerno
Brindisi
Latina
Novara
L’elenco completo dei comuni italiani in cui si svolgeranno le elezioni è visionabile sul sito Comuniverso.it.
Ricordiamo che le elezioni comunali 2016 si terranno domenica 5 giugno e si voterà un solo giorno, dalle ore 7 alle 23. Il 19 giugno è previsto il turno di ballottaggio.
Amministrative 2016: come si vota nei vari comuni
Per votare, tutti dovranno munirsi di tessera elettorale valida, da presentare insieme alla carta d’identità o altro documento di riconoscimento in corso di validità e munito di fotografia.
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Le modalità di voto cambiano, invece, in base al comune e al numero di abitanti.
Comuni fino a 15mila abitanti
Nei comuni fino a 15mila abitanti il voto per il sindaco e quello per il consiglio comunale sono uniti: si vota con una sola scheda su cui si potrà tracciare la “X” sulla casella del candidato sindaco o sulla lista di consiglieri associata, oppure su entrambi i riquadri. Il voto verrà attribuito a tutti e due.
Il candidato che ottiene il maggior numero di voti viene eletto sindaco. In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare (ballottaggio) la seconda domenica successiva. Anche in questo caso vincerà chi ha la maggioranza dei voti; in casi di ulteriore parità viene eletto il più anziano.
Una volta eletto il Sindaco viene anche definito il consiglio: alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Comuni con più di 15mila abitanti
Nei comuni con più di 15mila persone si vota sempre con una sola scheda sulla quale saranno riportati i nominativi dei candidati sindaci e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che li appoggiano.
Si potrà votare in 3 modi diversi:
- segnando la “X” solo sul nome del candidato sindaco;
- segnando la “X” solo sulla lista collegata al sindaco;
- segnando la “X” su una lista e un candidato sindaco distaccati tra loro.
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Se si indicherà la propria preferenza solo sul nome dell’aspirante primo cittadino, il voto andrà soltanto a lui e non alla lista.
In caso di omonimia bisognerà scrivere negli appositi spazi nome e cognome della persona scelta. Chi otterrà la maggioranza assoluta dei voti validi, superiori al 50%, sarà eletto sindaco. Se non dovesse essere raggiunta la soglia si tornerà al voto due settimane dopo, il 19 giugno, con i due candidati più votati al ballottaggio.
Per stabilire la composizione del consiglio comunale si terrà conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. Se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto sindaco non hanno ottenuto almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto, nel primo turno, almeno il 40% dei voti, avranno automaticamente il 60% dei seggi.
I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
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