I risultati definitivi delle elezioni regionali in Liguria indicano una netta vittoria di Giovanni Toti, con l’esponente del centrodestra che così si conferma Presidente.
Elezioni regionali Liguria 2020: terminato lo spoglio è netta la vittoria di Giovanni Toti, con il Presidente che così ottiene una riconferma dopo il primo trionfo di cinque anni fa.
Non è bastata l’intesa trovata tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sul candidato comune Ferruccio Sansa, che è stato nettamente distaccato dal governatore uscente.
Non è riuscito a superare la soglia di sbarramento Aristide Msssardo, il candidato di Italia Viva, mentre la lista Cambiamo del governatore Toti è risultata essere la più votata con il 22,60% delle preferenze.
I risultati delle altre Regioni potranno essere seguiti in tempo reale cliccando sul box in basso, dove sarà consultabile anche la diretta live di questo election day.
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Risultati elezioni Liguria 2020
In totale sono stati dieci i candidati in campo per queste elezioni regionali in Liguria, con l’affluenza definitiva che è stata del 53,87%.. Questi sono i risultati definitivi dopo lo spoglio di 1.795 sezioni su 1.795.
Candidato | ^ | Liste | Percentuale |
---|---|---|---|
Riccardo Benetti | Ora rispetto er tutti gli animali (0,43%) | 0,46% | |
Carlo Carpi | Lista Carpi (0,06%) | 0,08% | |
Marika Cassimatis | Base Costituzionale (0,15%) | 0,18% | |
Giacomo Chiappori | Grande Liguria (0,49%) | 0,52% | |
Aristide Massardo | Italia Viva-+Europa-PSI-PVU (2,41%) | 2,42% | |
Gaetano Russo | Il Popolo della Famiglia-Democrazia Cristiana (0,22%) | 0,24% | |
Alice Salvatore | Il Buonsenso (0,85%) | 0,89% | |
Ferruccio Sansa | Partito Democratico (19,89%), Movimento 5 Stelle (7,78%), Europa Verde-DemoS-Centro Demicratico (1,47%), Sansa Presidente (7,14%), Linea Condivisa (2,47%) | 38,90% | |
Giovanni Toti | Lega (17,14%), Fratelli d’Italia (10,87%), Forza Italia (5,27%), Unione di Centro (0,65%), Cambiamo Toti Presidente (22,60%) | 56,13% | |
Davide Visigalli | Riconquistare l’Italia (0,14%) | 0,17% |
Nelle elezioni regionali non è previsto nessun ballottaggio, con Giovanni Toti che così è stato confermato Presidente in Liguria essendo stato il candidato più votato.
I candidati
Giovanni Toti nel 2015 riuscì a ottenere una clamorosa vittoria in Liguria, superando la candidata del centrosinistra Raffaella Paita anche grazie alla corsa in solitario della sinistra che tolsero alla dem voti decisivi.
In vista del voto del 2020, il governatore ha ottenuto una nuova candidatura con la Lega che ha dato il suo via libera, mentre anche Forza Italia ha fatto cadere le proprie remore dopo che Berlusconi non ha preso molto bene la recente scissione di Toti.
Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, dopo il disco verde da parte di Rousseau con il 57,7% dei consensi, si sono alleati in queste regionali scegliendo come candidato comune Ferruccio Sansa.
Il giornalista del Fatto Quotidiano è stato il profilo adatto per far convergere anche i pentastellati, che nel frattempo tramite le consuete regionarie avevano indicato come candidata Alice Salvatore che adesso ha deciso di correre comunque per conto proprio con la lista Il Buonsenso. Altra ex grillina in campo sarà pure Marika Cassimatis con Base Costituzionale.
Italia Viva insieme ad Alleanza Civica, +Europa, Partito Socialista Italiano e Partito del Valore Umano, ha deciso di puntare su Aristide Massardo come proprio candidato, andando per conto proprio così come avvenuto in Puglia e Veneto.
A completare il novero dei candidati in queste elezioni ci sono Carlo Carpi per la sua omonima lista, Giacomo Chiappori per Grande Liguria, Gaetano Russo che sarà sostenuto dal tandem Popolo della Famiglia-Democrazia Cristiana e Davide Visigali per Riconquistare l’Italia.
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La legge elettorale
Per le elezioni regionali in Liguria si vota con un sistema elettorale del 1995, modificata per volere della maggioranza di centrodestra lo scorso luglio introducendo diverse novità.
Si tratta di una legge elettorale a turno unico: viene eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari.
I 30 seggi (più il presidente eletto) sono ripartiti per l’80% in base a un sistema proporzionale su liste provinciali, dove è possibile esprimere le preferenze in merito ai candidati consiglieri.
Il restante 20% dei seggi non vengono più assegnati tramite il listino regionale bloccato, ma in maniera variabile: come premio di maggioranza se il candidato vincitore ha ottenuto meno di 18 seggi, oppure ripartito tra le liste non collegate al caniddato vincitore se ha ottenuto più di 18 seggi.
Per poter accedere alla ripartizione dei seggi, una lista provinciale deve superare la soglia di sbarramento del 3% salvo non siano collegate a una lista regionale che è riuscita a ottenere il 5%.
Infine per un elettore è possibile esprimere un voto disgiunto, ovvero indicare un candidato governatore e poi volendo anche una lista che non lo appoggia.
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