Seduta positiva a Piaffa Affari per Eni dopo l’annuncio di una nuova scoperta di olio e gas nel Mare del Nord.
Mattinata positiva in Borsa per Eni che ha annunciato una nuova scoperta di petrolio e gas nel Mare del Nord Norvegese. Pochi giorni fa, il gruppo italiano aveva comunicato un’altra nuova scoperta a gas nel prospetto esplorativo Nour nell’offshore dell’Egitto, dopo aver pubblicato i risultati del 2018.
Al momento della scrittura, il titolo Eni si mostra tonico a Piazza Affari in rialzo dello 0,85% su quota 15,88 euro.
Eni annuncia nuova scoperta nel Mar Norvegese
Var Energi, società controllata da Eni al 69,6% e partecipata da HitecVision al 30,4%, ha annunciato una scoperta a olio e gas nella licenza PL 869 nel Mare del Nord Norvegese, esattamente nel prospect esplorativo denominato Froskelar Main.
Operatore principale della licenza in questione con una quota del 60% è Aker BP, mentre la controllata del gruppo italiano - risultato di un merger tra Point Resources e Eni Norge - detiene il 20% di interesse partecipativo, stessa partecipazione dell’altro partner Lundin Norway.
Nel pozzo in cui è stata rilevata la scoperta, sono stati condotte attività di acquisizione dati e compionamento fluidi.
“Le stime preliminari dell’operatore indicano una scoperta tra 63 e 132 Milioni di barili di olio equivalente di riserve recuperabili”
si legge nella nota di Eni.
La scoperta, che potrebbe estendersi in acque britanniche, può essere collegata alle vicine infrastrutture esistenti nell’area di Alvheim.
Con 800 dipendenti e una produzione Equity attuale di circa 160 mila barili di olio equivalente al giorno, Var Energi detiene interessi in oltre 100 licenze nell’ offshore della Norvegia e opera produzione su tutta la piattaforma continentale norvegese.
La precedente scoperta in Egitto
La scoperta nel Mar del Nord Norvegese, segue l’annuncio di Eni relativo a una nuova scoperta di gas in corso di valutazione sul prospetto esplorativo Nour, situato nella Concessione Nour North Sinai, nel Mar Mediterraneo a circa 50 chilometri a nord della penisola del Sinai, in Egitto.
Questo rinvenimento è avvenuto attraverso il pozzo esplorativo Nour-1 che non è stato testato, sebbene sia stata effettuata “un’intensa e accurata acquisizione di dati”.
La quota Eni in tale concessione è del 40%, mentre le restanti partecipazioni sono suddivise tra BP con il 25%, Mubadala Petroleum con il 20% e Tharwa Petroleum Company che detiene il restante 15%.
Eni è presente dal 1954 in Egitto dove opera attraverso la sua controllata IEOC, che rappresenta il maggior produttore nel paese con una produzione equity di oltre 340 mila barili di olio equivalente al giorno
In merito alla nuova scoperta, il gruppo ha fatto sapere che
“L’operatore della joint-venture avvierà gli studi di fattibilità con lo scopo di accelerare lo sfruttamento di queste nuove risorse, attraverso le sinergie con le strutture e le infrastrutture esistenti, non appena concluse le operazioni di valutazione”.
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