Esuberi banche: è emergenza occupazionale nel comparto bancario. Ecco gli istituti che licenzieranno di più nei prossimi anni.
Sono 50mila i dipendenti delle banche a rischio licenziamento per i prossimi tre anni. L’ultima novità arriva dalla Banca Popolare di Vicenza, che nel nuovo piano industriale ha previsto fino a 1.500 esuberi.
Il presidente dell’istituto vicentino, Gianni Mion, ha spiegato che la banca non potrà utilizzare il fondo esuberi bancari (al quale la legge di Bilancio 2017 destinerà 650 milioni di euro).
Alle parole di Mion tutti i sindacati hanno replicato promettendo una “guerra senza confini”. Il segretario generale della First Cisl, Giulio Romani, a proposito di Pop. Vicenza ha affermato:
“Ormai siamo ai licenziamenti. È la prima volta, infatti, che viene annunciato un numero di esuberi superiore a quelli che possono essere gestiti dal Fondo di solidarietà. Stavolta è più che doppio rispetto alle possibile uscite indolori con i prepensionamenti. Impensabile che si ritenga di risolvere il problema del calo degli utili con i tagli del costo del personale. Piuttosto, vanno sciolti i nodi della caduta di fiducia e dei ricavi”.
Esuberi banche: la Fabi punta sull’aiuto del governo
La Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani, ndr) punta sull’aiuto del governo Renzi per far fronte all’emergenza occupazionale che sta investendo il comparto bancario:
“Nei giorni scorsi l’esecutivo ci ha promesso di finanziare con 600 milioni il Fondo esuberi, che è il nostro ammortizzatore sociale di categoria. Non si sa bene ancora come verrà attuata questa misura, che doveva essere inserita nella legge di Stabilità. Speriamo in un provvedimento ad hoc. Va tenuto conto che sono state sempre le banche ad autofinanziarsi, ma ora è necessario il sostegno del governo”.
Esuberi banche: la lista delle banche che licenzieranno di più
La lista degli istituti pronti a tagliare una parte del loro personale purtroppo è lunga. Ai 1.500 esuberi di Pop. Vicenza si aggiungono i 2.600 di Mps e le oltre 6mila eccedenze di personale individuate da Unicredit nel piano industriale 2015-2018, come ricorda la stessa Fabi in un recente report sulla situazione occupazionale dei gruppo bancari italiani.
Di seguito riportiamo, banca per banca, il numero di esuberi annunciati dagli istituti di credito del Belpaese:
- BpVi: 1.500;
- Cariparma: 300 (entro il 2019)
- Carige: 351 (entro il 2020)
- Mps: 2.600 (entro il 2019)
- Unicredit: 6.145 (entro il 2018)
- Intesa Sanpaolo: 1.018 (entro il 2020)
- Bper: 585 (entro il 2017)
- Bnl: 527 (piano 2014-2016)
- Banco Popolare: 400 (al 2017)
- Bpm: 605
- UBI: 2.750 (piano 2017-2020)
- Banca Marche: 210 (entro i prossimi 5 anni)
- Banca Etruria: 163 (al 2018)
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