Il cambio euro-dollaro si avvicina ai dati sul mercato del lavoro americano previsti in giornata: il recupero della moneta unica sembra sospeso a quota 1,11. Quali prospettive per EUR/USD?
Il cambio euro-dollaro tenta di salire oltre quota 1,110 all’apertura dei mercati europei, livello di prezzo che ha raggiunto con grande celerità nella giornata di mercoledì ma dal quale non è più riuscito a distanziarsi.
Il calendario economico di oggi vede l’ultimo grande appuntamento prima delle elezioni USA, in arrivo nella prima parte della prossima settimana, e si stratta dei Non Farm Payrolls e del tasso di disoccupazione USA per il mese di ottobre.
Dopo la Bank of England protagonista della giornata di ieri, torniamo quindi con il focus sui market mover USA e sulle inevitabili conseguenze che i dati di oggi sono pronte a scatenare sul cambio euro-dollaro.
Cambio euro-dollaro al test dei Non Farm Payrolls: quali target per EUR/USD?
Il cambio euro-dollaro è in una fase di ritracciamento del lungo percorso ribassista tenuto ad ottobre.
Il rialzo, come noto, è determinato dall’incertezza che aleggia sulle elezioni USA e sull’apparente recupero di Trump rispetto alla Clinton, prospettiva che innervosisce i mercati e soprattutto svaluta il biglietto verde.
I timori per l’esito di martedì convivono inoltre con la delicata questione della Fed e del rialzo dei tassi di interesse, atteso per dicembre. L’ultima riunione sembra aver preparato il terreno per un intervento che ormai il mercato si attende, per quanto si dovrà passare dai dati dei mesi di ottobre e novembre per avere conferma delle intenzione della Fed.
La spaccatura all’interno del FOMC ha infatti bisogno di conferme per quanto riguarda il cammino dell’inflazione e lo stato del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Queste sono le due variabili di maggiore importanza e oggi siamo al loro primo test.
La previsione dei Non Farm Payrolls per il mese di ottobre vede un aumento dai 156.000 di settembre ai 175.000, positivo quindi ma al di sotto della soglia dei 200.000. Allo stesso tempo ci si aspetta una leggera correzione del tasso di disoccupazione, dal +5,0% al +4,9%.
I dati, previsti per le ore 13:30 di oggi, determineranno con ogni probabilità l’andamento di euro-dollaro da qui all’immediato pre-election day.
Dati che confermino o superino le aspettative potrebbero così portare ad un rafforzamento del dollaro USA, in uno scenario che aumenta in maniera legittima le probabilità di un rialzo dei tassi di interesse a dicembre.
Diversamente, dati al di sotto delle aspettative darebbero la possibilità alla moneta unica di continuare il suo sprint oltre quota 1,11.
La situazione nel seguente grafico H4 di euro-dollaro rappresenta bene il profondo sali-scendi dell’ultimo mese:
Le resistenze a 1,110 e 1,112, in rosso, hanno frenato e calamitato la quotazione di EUR/USD, ferma in una stretta fase di mercato orizzontale, in chiara attesa dei dati di oggi.
Lo scenario rialzista, con il superamento di quota 1,112, vede nel livello a 1,121 il vero target da raggiungere, al di sopra quindi della zona di accumulazione che lo precede e prima dell’1,125, successivo livello di resistenza.
In un’ottica ribassista sono diversi i livelli di riferimento per quanto meno rilevanti nel recente passato: 1,104 e 1,100 sono i target per un ritracciamento che mantenga l’inerzia rialzista, mentre il ritorno ad 1,09 segnerebbe un nuovo avvento del dollaro USA, a quel punto lanciato verso le elezioni di martedì.
L’importanza dell’esito di oggi è proprio funzione del grande appuntamento della prossima settimana, quando alta volatilità e una forte spinta che riceverà la valuta americana, si vedrà in quale direzione, dovranno partire dai livelli di prezzo che si andranno a raggiungere oggi.
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