Euro-dollaro in risalita verso l’1,07 ma arrivano i Non Farm Payrolls: cosa accadrà?

Matteo Bienna

2 Dicembre 2016 - 09:49

Il cambio euro-dollaro sprinta oltre l’1,06 e riesce durante la notte ad avvicinare quota 1,07: vediamo gli scenari che si aprono su EUR/USD a poche ore dai Non Farm Payrolls.

Euro-dollaro in risalita verso l’1,07 ma arrivano i Non Farm Payrolls: cosa accadrà?

Il cambio euro-dollaro approfitta della battuta a vuoto della valuta americana e riesce, nel corso della giornata di ieri, a venire su dai minimi a 1,058 fino a 1,066, prima di continuare lo sprint durante la notte.

Il calendario economico di oggi vede l’arrivo del consueto aggiornamento mensile sui Non Farm Payrolls, le cui aspettative sono rivolte al rialzo, con il mercato che si attende 175.000 nuovi posti di lavoro a novembre negli Stati Uniti, contro i 161.000 del mese di ottobre.

L’appuntamento di oggi è il primo del mese di dicembre e probabilmente il più importante in vista del rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed nella riunione del 14, evento che ormai sembra diventato una mera formalità.

Euro-dollaro dovrà poi vedersela, dopo il weekend, con le possibili conseguenze scaturite dal referendum italiano, il cui impatto sul valore della moneta unica non va sottovalutato.

Dopo aver visto le ultime evoluzioni del cambio euro-sterlina, concentriamo ora le attenzioni su euro-dollaro, in vista dei NFP previsti per oggi alle 14:30.

Cambio euro-dollaro in vista dei NFP: inevitabile la ripresa del trend ribassista?

Come era per certi versi atteso, il cambio euro-dollaro sta vivendo una settimana di consolidamento tra l’1,05 e l’1,06, dopo aver fermato l’andamento monodirezionale che lo ha condotto fino a pareggiare i minimi del dicembre 2015.

Durante la nottata la quotazione si è spinta, per la prima volta nelle ultime due settimane, al di sopra di quota 1,066, livello che aveva rappresentato una resistenza piuttosto forte. La tendenza, quindi, sembra quella di propendere al rialzo.

Alle 14:30 di oggi, tuttavia, terminerà la libertà di movimento per EUR/USD e con ogni probabilità i Non Farm Payrolls determineranno la nuova inerzia.

I dati sul mercato del lavoro statunitense sono attesi in crescita, elemento che fornirebbe continuità al trend voluto dalla Fed e che quindi darebbe un’ulteriore conferma sul rialzo dei tassi di interesse a dicembre.

Il dollaro USA viene da due giorni di (relativo) deprezzamento, movimento che sarebbe funzionale ad una ripresa di vigore nella seconda parte della giornata di oggi, ristabilendo così gli equilibri delle ultime settimane.

Come osservabile dal seguente grafico H1, la rottura del livello di resistenza a 1,066 è stata subito messa in discussione dopo l’apertura dei mercati europei, che hanno visto un ritracciamento da parte della moneta unica:

La rottura della trendline e del livello di resistenza, anche se momentanei, sono però due segnali rialzisti per EUR/USD, merce rara di questo periodo.

Non bisogna quindi escludere la possibilità di sorprese, soprattutto quando si ha a che fare con i market mover.

Se da un lato è naturale attendersi una ripresa dello spint da parte del dollaro alla pubblicazione dei NFP, e quindi un probabile ritorno a 1,05 verso i supporti di riferimento a 1,056 e 1,054, dall’altro non si deve escludere un possibile colpo di scena.

Il mercato, infatti, potrebbe dare seguito al ritracciamento del dollaro iniziato con la giornata di ieri e quindi anche ai segnali rialzisti che si sono manifestati sul cambio euro-dollaro.

Una chiusura di settimana sfavorevole al biglietto verde consentirebbe ad EUR/USD non solo di rimanere al di sopra dell’1,066, ma di raggiungere l’1,07, missione andata quasi a segno già durante la notte.

In tal caso il raggiungimento del primo target a 1,071 sarebbe possibile e renderebbe ufficiale l’uscita della quotazione dalla zona di minimi verso la quale si è affacciata nella seconda metà di novembre.

L’esito del referendum costituzionale italiano e i suoi possibili effetti sono poi un ulteriore elemento da dover considerare, che potrebbe pregiudicare o potenziare il movimento che si avrà oggi con i NFP, sia in un senso che nell’altro.

Due giornate quindi decisive per euro-dollaro ed entrambe con i favori del pronostico indirizzati al ribasso. Chissà che non ci siano davvero sorprese inaspettate.

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