Tutti i dati dell’Evasione Fiscale in Italia. I numeri reali, la mappa di dove si evade di più, il confronto con l’Europa
Nonostante gli sforzi della classe politica, l’evasione fiscale in Italia non si arresta e sembra invece assestarsi su cifre preoccupanti. Il gettito fiscale mancante costituisce un danno significativo alle casse dello Stato che, di solito, corre ai ripari con una serie di norme che non sempre riescono a risolvere il problema o a migliorare la situazione generale.
In Italia il problema è particolarmente preoccupante, il nostro Paese infatti è tra i «maggiori evasori» del continente, contando, secondo delle cifre di stima, un’evasione Fiscale di oltre 180 miliardi di euro, oltre il doppio di quella inglese e quasi il triplo di quella spagnola, che poggia però su un’economia differente e per molti aspetti più debole.
Nel confronto con altre nazioni di riferimento, risultiamo comunque in prima posizione in questa triste classifica, registrando un’evasione superiore del 10 e del 30% rispetto a Germania e Francia. Meglio invece il confronto con altri paesi.
I numeri dell’evasione fiscale in Italia
L’evasione Fiscale stimata ogni anno in Itala si aggira tra i 150 e i 200 miliardi, a cui però bisogna aggiungere ben altri 60 miliardi di spese vive che il nostro Paese affronta per gestire i reati legati ad evasione, corruzione e simili. L’evasione corrisponde a circa il 30% delle entrate fiscali totali che dovrebbero essere versate, quindi a circa il 10 per cento del Prodotto Interno Lordo.
Si evade di più nel meridione e nelle principali metropoli, essenzialmente Roma e Milano i cui numeri sono molto più elevati, per ovvie ragioni legate al maggior numero di attività ed il più elevato movimento di denaro.
A seguire la mappa dell’Agenzia delle Entrate che evidenzia, nelle aree viola scuro e lilla, le zone a maggiore rischio di evasione.
Tra le province più a rischio, Agrigento, Brindisi, Caltanissetta, Milano, Roma, Nuoro.
E’ tuttavia improbabile stilare cifre e prospetti precisi. Quello che è certo è che ogni anno in Italia oltre 300 miliardi di imponibile non vengono dichiarati.
Se si pagassero le tasse su quegli importi, si potrebbero risolvere in parzialmente o totalmente molti tra i principali problemi del nostro Paese, come trovare i fondi per le pensioni del futuro, migliorare l’Istruzione e la Sanità, creare nuovi posti di lavoro dimezzando la disoccupazione giovanile, abbattere il debito pubblico o diminuire le tasse di 1/3 a tutti i contribuenti.
Chi causa l’Evasione Fiscale
In Italia l’evasione è causata da un sistema fiscale mal calibrato e, nella maggior parte dei casi, al mancato versamento dei contributi da parte dei lavoratori autonomi che, in alcuni casi, sono soggetti completamente sconosciuti dal Fisco (solo nel 2014 oltre 8.000 evasori scoperti).
In Italia evade quasi il 20% dei contribuenti. Tra questi imprese di vario genere e ditte individuali. Solo in quest’ultimo settore si calcola che oltre un imprenditore su due non paghi quanto dovuto al Fisco.
Le cifre recuperate, rispetto all’evasione totale, sono irrisorie, e corrispondono a meno di un decimo del totale evaso da incassare. Per questo motivo e per gli altissimi costi dei processi e dei procedimenti di recupero negli ultimi anni in Italia si è assistito ad un inasprimento delle pene collegate all’evasione e alla frode fiscale.
Nello specifico, nel 2015 sono state varate delle norme specifiche che però, secondo la maggioranza, potranno divenire efficienti solo quando verrà ricostruito il rapporto tra cittadino e Fisco.
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