Exor chiude i primi nove mesi dell’anno con utili in sensibile aumento. Cala il valore netto delle attività, che si attesta a 12,07 miliardi di dollari.
Exor, la “cassaforte” della famiglia Agnelli, ha chiuso i primi 9 mesi del 2016 con un utile consolidato pari a 844 milioni di euro, in netto aumento rispetto ai 611 milioni realizzati nell’analogo periodo del 2015. In una nota la società spiega che la variazione positiva di 233,2 milioni
“deriva principalmente dall’incremento della quota nel risultato delle partecipate (€ 821,9 milioni), da maggiori dividendi da partecipate (€ 11,4 milioni) e da altre variazioni nette positive per € 3,7 milioni, parzialmente compensata da minori plusvalenze sulla cessione di partecipate (€ 565,3 milioni, di cui € 521,3 milioni relativi alla cessione di C&W Group), dall’incremento degli oneri finanziari netti e degli oneri non ricorrenti, rispettivamente per € 18,3 milioni ed € 20,2 milioni”.
Nel terzo trimestre dell’anno l’utile consolidato di Exor si è attestato a 413,9 milioni, con una variazione positiva di 22,2 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente dovuta soprattutto all’incremento
“della quota nel risultato delle partecipate (€ 554,5 milioni) compensato dalle minori plusvalenze realizzate sulla cessione di partecipate (€ 523,7 milioni, di cui € 521,3 milioni relativi a C&W Group) e da maggiori oneri finanziari netti (€ 11,8 milioni)”.
Exor: NAV in calo e posizione finanziaria netta in rosso
Al 30 settembre 2016 il Net Asset Value (NAV, Valore Netto delle Attività) di Exor era pari a 12,07 miliardi di dollari, in flessione di 1,28 miliardi - ovvero il il 9,6% - rispetto ai 13,35 miliardi di dollari di fine 2015.
Sempre al termine del terzo trimestre il saldo della posizione finanziaria netta consolidata del Sistema Holdings era negativo per 3,51 miliardi di euro ed evidenziava una variazione negativa di 4,85 miliardi di euro rispetto al saldo positivo di 1,34 miliardi di euro di fine 2015 soprattutto a causa dell’esborso sostenuto per l’acquisizione di PartnerRe.
Exor ha annunciato inoltre che in occasione dell’assemblea straordinaria del 3 settembre gli azionisti hanno dato il via libera alla
“fusione transfrontaliera inversa per incorporazione di Exor in Exor Holding N.V., società olandese interamente controllata da Exor, che all’esito della fusione assumerà la denominazione di Exor N.V. e sarà la nuova società holding. Per effetto della fusione ogni azionista Exor riceverà 1 azione ordinaria Exor Holding N.V., che attribuirà 1 diritto di voto per ogni azione Exor detenuta”.
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