La fattura elettronica tra privati introdotta da un recente schema di decreto legislativo, produrrà molti vantaggi per i contribuenti come la possibilità di evitare lo spesometro e di ottenere rimborsi IVA prioritari.
Nel Consiglio dei Ministri dello scorso 21 Aprile sono stati approvate fondamentali misure nell’ambito della Delega fiscale assegnata al Governo. Il provvedimento di cui ci occupiamo in questo articolo riguarda la fattura elettronica tra privati e non solo verso le Pubbliche Amministrazioni, come già avviene ora.
In base allo schema di decreto legislativo licenziato ieri dal Consiglio dei Ministri, dal prossimo 1 Gennaio 2017, anche i soggetti privati che emettono fattura, quindi i titolari di Partita IVA, potranno decidere di scegliere la trasmissione telematica della documentazione fiscale e gestire digitalmente le fatture elettroniche emesse e ricevute e le variazioni relative. Questa scelta, prevederà differenti adempimenti, rispetto alle modalità di fatturazione attuali, ma anche molteplici semplificazioni e la possibilità di evitare molti documenti fiscali attualmente obbligatori.
Fattura elettronica tra privati: come funzionerà
Se lo schema di decreto legislativo licenziato ieri in via preliminare, e passabile, quindi, di ulteriori modifiche prima della sua approvazione definitiva, non dovesse subire variazioni sostanziali, si configurerà la seguente road map:
- dal 1° Luglio 2016 l’Agenzia delle Entrate darà la possibilità ai contribuenti di utilizzare un servizio, del tutto gratuito, di generazione e trasmissione delle fatture elettroniche. E’ opportuno innazitutto chiarire, infatti, che la fattura elettronica tra privati sarà possibile tramite il SID, il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate, con il quale l’erario potrà controllare le operazioni fiscali tra privati al fine di evitare il configurarsi di casi di evasione fiscale;
- dal 1° gennaio 2017 il Ministero dell’Economia darà la possibilità di usufruire del sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate anche ai soggetti passivi di IVA. In altri termini tutti quei titolari di Partita IVA (commercianti, artigiani, liberi professionisti) che sono tenuti al versamento mensile o trimestrale dell’IVA, avranno la possibilità di accedere al sistema digitale dell’Agenzia delle Entrate, per svolgere le seguenti operazioni:
- trasmissione delle fatture da loro emesse ad altri soggetti privati;
- ricezione delle fatture emesse da altri soggetti privati, titolari di Partita IVA, nei loro confronti;
- variazioni delle fatture emesse;
Il Sistema di Interscambio, a cui sarà possibile accedere per la fattura elettronica tra privati, assegnerà, in altri termini, la possibilità di trasmettere e ricevere le fatture attive e passive.
- dal 1° Gennaio 2017, quindi, i soggetti passivi di IVA potranno decidere di utilizzare la fattura elettronica anche verso altri privati e, contestualmente, anche di trasmettere elettronicamente all’Agenzia delle Entrate tutte le fatture emesse e ricevute e le relative variazioni. Questa seconda opzione, se esercitata, consentirà al Fisco di svolgere controlli fiscali e verifiche in tempi molto più ristretti e con una maggiore facilità, dal momento che l’Agenzia delle Entrate entrerà in possesso, in tempo reale, delle fatture emesse e ricevute dai contribuenti.
I vantaggi della fattura elettronica tra privati
A fronte delle semplificazioni introdotte dalla fattura elettronica tra privati saranno previsti anche molteplici vantaggi fiscali per i contribuenti:
- Dal momento che l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare in modo più semplice controlli a distanza, a seguito della trasmissione telematica delle fatture, non ci sarà più bisogno di mettere in campo controlli con accesso diretto presso il contribuente. I nuovi controlli fiscali saranno effettuati incrociando tutti i dati detenuti dall’Agenzia delle Entrate e non richiederanno più al contribuente né di effettuare questionari né di interrompere il normale svolgimento della propria attività economica per i controlli presso la sua sede di lavoro;
- Il maggiore vantaggio fiscale per il contribuente sarà la possibilità di evitare lo spesometro, il tanto agognato strumento fiscale che, da quest’anno deve essere obbligatoriamente inviato per tutte le operazioni attive e passive effettuate, rilevanti ai fini dell’IVA (anche se, per le operazioni per le quali non è previsto l’obbligo di emissione di fatturazione, la comunicazione telematica deve essere effettuata solo se quelle stesse operazioni superano l’importo di 3600 euro);
- Altro vantaggio per i contribuenti sarà la possibilità di evitare di comunicare all’Agenzia delle Entrate le cessioni di beni e servizi, effettuate nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi black list, il cui importo complessivo annuale è superiore a 10.000 euro;
- I contribuenti, infine, potranno anche evitare la compilazione dei modelli Intrastat, per le prestazioni di servizi ricevute da soggetti residenti o con domicilio fiscale in un altro Stato dell’Unione Europea (per le altre operazioni non è prevista l’abolizione dell’obbligo);
Rimborsi IVA
Un’ultima novità riguarda i rimborsi IVA, dal momento che tutti i contribuenti che decideranno di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate una copia delle fatture emesse e ricevute, avranno diritto di ottenere i rimborsi IVA in via prioritaria, entro tre mesi dalla data della dichiarazione IVA annuale.
Sanzioni
Se il contribuente decide di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate le fatture emesse e ricevute e, in seguito, non ottempera a quest’impegno, oltre a decadere dai vantaggi fiscali descritti sopra, previsti per l’esercizio di questa opzione, sarà soggetto anche a una sanzione amministrativa dai 258 euro ai 2065 euro, in base all’entità dei dati omessi o mancanti.
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