Fed, Yellen: i 3 punti fondamentali della testimonianza al Congresso

Flavia Provenzani

11/02/2016

I punti fondamentali dalla testimonianza di Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, davanti al Congresso degli Stati Uniti.

Fed, Yellen: i 3 punti fondamentali della testimonianza al Congresso

Secondo Janet Yellen nessuna decisione è stata ancora presa circa un rialzo dei tassi di interesse a marzo, ma le possibilità di un aumento il prossimo mese sono scese drasticamente.

Dato il pesante ribasso sul mercato azionario, il dollaro forte e la discesa continua del prezzo del petrolio, il presidente della Federal Reserve è con le spalle al muro e non ha avuto altra scelta che riconoscere quali siano le nuovi pressioni ribassiste che stanno minacciando l’economia degli Stati Uniti.

3 punti fondamentali della testimonianza della Yellen

  1. La Fed non ha preso una decisione sul rialzo di interesse a marzo, ma è probabile che non ci sarà
  2. La Yellen è preoccupata per la volatilità dei mercati finanziari, il dollaro forte, i credit spreads più ampi e il prezzo del petrolio basso
  3. La Fed è comunque ottimista circa il mercato del lavoro e l’impatto che la crescita dei salariali avrà sulla spesa

Stando alla sua testimonianza al Congresso, la banca degli Stati Uniti non si aspetta più di effettuare un aumento dei tassi dalle 3 alle 4 volte nel 2016 - come suggeriva il grafico dot plot di dicembre - ma ora attende di agire solo un’altra volta, al massimo due, a seguito delle riunioni in programma quest’anno.

Tuttavia, la Yellen non ha completamente abbandonato l’idea di aumentare i tassi di interesse a marzo, sottolineando la forza del mercato del lavoro e gli effetti positivi che ha la crescita dei salari sulla spesa interna.

In reazione alle parole della testimonianza della Yellen, inizialmente gli investitori sono corsi a comprare il dollaro USA ma, alla chiusura delle sessione statunitense, si sono focalizzati sulle reali possibilità che la Fed non aumenterà i tassi di interesse a marzo.

Il mercato voleva che la Yellen confermasse che non ci sarà alcun rialzo a marzo ma, nonostante l’abbia fatto intendere, si è ben guardata dall’essere chiara, probabilmente in attesa della prossima uscita dei Non Farm payrolls.

Ad oggi sembra che la Federal Reserve non rialzerà i tassi di interesse a marzo, ma a cinque settimana dalla prossima riunione del FOMC, non si può escludere una copertura short sul dollaro durante le prossime settimane - soprattutto dopo un movimento così forte.

Attenzione ai mercati perché, nella sua testimonianza davanti alla Commissione per i Servizi Finanziaria, la Yellen ha affermato che “le condizioni finanziarie degli Stati Uniti sono diventate meno di supporto” e se queste dovessero dimostrarsi persistenti “potrebbero pesare sulle prospettive”.

Il presidente della banca centrale degli Stati Uniti ha anche sottolineato che gli sviluppi economici all’estero costituiscono un rischio per la crescita degli Stati Uniti e che le aspettative sull’inflazione sono ribassiste.
Tuttavia, i miglioramenti nel mercato del lavoro possono riuscire a sostenere l’economia e, secondo la Yellen, «l’economia è per molti versi vicino alla normalità» e c’è «una buona ragione per pensare che l’inflazione aumenterà nel corso del tempo.»

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