Financial Times, le previsioni flop del 2016: Hillary presidente, no a Brexit e dimissioni Merkel

Antonio Atte

22 Dicembre 2016 - 17:19

Financial Times: dalla vittoria di Hillary Clinton alle presidenziali USA alle dimissioni della cancelliera tedesca. Ecco le profezie flop per il 2016 del quotidiano britannico.

Financial Times, le previsioni flop del 2016: Hillary presidente, no a Brexit e dimissioni Merkel

Hillary Clinton è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, il Belgio è campione d’Europa di calcio e la storia d’amore tra Regno Unito e Unione europea procede a gonfie vele. No, non si tratta di un universo parallelo: è solo il 2016 immaginato un anno fa dal Financial Times.

Il 30 dicembre 2015 il quotidiano economico-finanziario inglese lanciò una serie di previsioni per l’anno nuovo, molte delle quali, col senno di poi, si sono rivelate dei flop a dir poco clamorosi. Vediamo dove il Financial Times ha toppato e in cosa, invece, è stato profetico:

  • Hillary Clinton presidente: qui il Financial Times è in buona compagnia, assieme alla stragrande maggioranza della stampa mainstream. Il quotidiano inglese aveva previsto la vittoria di Hillary Clinton contro il repubblicano Ted Cruz. E invece l’8 novembre gli americani hanno consegnato le chiavi della Casa Bianca a un signore di nome Donald Trump, che il Financial Times non ha preso in considerazione nemmeno per la vittoria delle primarie repubblicane. Molto male.
  • No alla Brexit: il FT disse che al referendum sulla permanenza nella UE i cittadini avrebbero votato “remain”. Sappiamo tutti com’è andata a finire.
  • Assad ancora presidente della Siria: giusto.
  • Qualcuno degli Stati del G20 farà ricorso al programma di assistenza del Fondo Monetario Internazionale nel 2016: quest’anno nessun Paese G20 ha chiesto aiuto al FMI.
  • Dilma Rousseff non subirà l’impeachment prima dell’inizio delle Olimpiadi di Rio: giusto. La presidente del Brasile è stata destituita dal Senato a fine agosto, mentre i giochi olimpici hanno avuto inizio il 5.
  • Dimissioni Angela Merkel: secondo il Financial Times, il 2016 avrebbe dovuto mettere fine al suo lungo regno da cancelliera. Nonostante il crescente malcontento per le politiche di accoglienza adottate dal suo governo (l’ultimo attentato di Berlino ha contribuito a rinfocolare le polemiche), la Merkel resta saldamente alla guida del Paese.
  • Il Belgio vincerà gli europei di calcio: la squadra di Marc Wilmots era la compagine più promettente del torneo a livello tecnico. Ma a trionfare è stato il Portogallo.
  • La Russia parteciperà alle Olimpiadi in Brasile: il Financial Times scrisse che non c’era la volontà politica di punire la Russia per la vicenda doping, e invece l’atletica russa è stata esclusa dai giochi di Rio.
  • Petrolio Brent tornerà sopra i 50 dollari al barile: giusto, anche se piuttosto scontato.
  • In Europa diminuiranno le vendite di auto a motore diesel: sbagliato. Nonostante lo scandalo emissioni Volkswagen, da gennaio a settembre le immatricolazioni dei veicoli diesel hanno rappresentato il 56,9% del totale contro il 33,1% delle auto a benzina, in aumento dell’1,5% rispetto al 2015 (dati UNRAE).

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