Fisco, regime premiale: ammessi nuovi studi di settore, quali?

Fiammetta Rubini

14 Aprile 2016 - 12:17

Il regime premiale si apre a nuovi studi di settore. Condizioni e criteri per l’accesso delle imprese al beneficio premiale: ecco chi sono i contribuenti ammessi dal Fisco.

Fisco, regime premiale: ammessi nuovi studi di settore, quali?

Il regime premiale riferito al periodo d’imposta 2015 si apre ad altri studi di settore, ma i professionisti rimangono fuori. Vediamo chi sono i nuovi ammessi e gli esclusi dalla disciplina di favore del Fisco.

È stato pubblicato ieri il provvedimento con cui l’Agenzia delle Entrate regola l’accesso al regime premiale previsto a legge “Salva Italia” per i contribuenti e le imprese che dichiarino ricavi o compensi congrui o coerenti agli studi di settore.

Per l’anno 2015 il regime premiale si apre a 159 studi di settore, 2 in più rispetto al 2014. Nel complesso, quindi, gli studi che consentono di accedere ai benefici previsti dalla disciplina premiale introdotta dal Dl n. 201/2011 sfiorano il 78% del totale (in tutto sono 204). Ecco le novità e i criteri previsti dal nuovo provvedimento sulla disciplina di favore per le categorie professionali dei contribuenti.

Regime premiale: obblighi e condizioni per il contribuente

Il regime premiale è un vantaggio per i contribuenti perché si traduce in minore potere di accertamento da parte del Fisco. In pratica vengono inibiti gli accertamenti analitico-presuntivi basati su semplici presunzioni e viene ridotto a un anno il termine di decadenza per l’attività di accertamento ai fini delle imposte dirette e dell’Iva, ma la determinazione sintetica del reddito complessivo (senza, cioè, passare per la previa identificazione delle singole e specifiche fonti produttive) può avvenire se l’importo accertabile è superiore al dichiarato di almeno un terzo.

Per essere considerati contribuenti “virtuosi” e usufruire del regime premiale bisogna rispettare 3 condizioni:
1) dichiarare ricavi e compensi pari o superiori alla stima dello studio di settore, anche per adeguamento;

2) risultare coerenti con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione degli studi di settore applicabili;

3) essere in regola con gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi, indicando fedelmente tutti i dati.

È importante ribadire, però, che i benefici premiali descritti sopra partono dal presupposto che gli studi di settore siano stati compilati in maniera veritiera e fedele da parte del contribuente, altrimenti non si potrà godere degli effetti premiali.

Nel caso in cui il modello non venga presentato o contenga dati falsi o errati che comportano una differenza di ricavi superiore al 15% o a 50mila euro, ci sarà la possibilità di un accertamento induttivo da parte dell’amministrazione finanziaria.

Regime premiale 2015, novità: professioni ammesse agli studi di settore

Come per il 2014, anche per il regime d’imposta 2015 vengono confermati i criteri di individuazione degli studi di settore che aprono le porte alla disciplina di favore.

Confermata, tuttavia, anche l’esclusione degli studi di settore previsti per i professionisti in quanto per questi ultimi i criteri di stima utilizzati dal Fisco nel valorizzare le prestazioni rese “non riesce a cogliere appieno i possibili casi di emessa fatturazione”.

Il nuovo provvedimento prevede la possibilità di accesso al regime premiale per 159 studi professionali, uno relativo ad attività di lavoro autonomo e due relativi sia alle attività d’impresa che di lavoro autonomo.

I professionisti, però, rimangono fuori, e sono esclusi anche i supermercati e gli agenti e i rappresentanti di commercio. L’accesso al regime premiale 2015 è consentito, tra i professionisti, solo ai dentisti (YK21U), ai farmacisti (WM04U) e agli amministratori di condominio (WK16U). Per il resto la disciplina di favore riguarda principalmente il settore del commercio, dell’industria e del turismo.

Per conoscere tutti gli studi di settore interessati dal provvedimento del regime premiale 2015, potete consultare la lista nel documento dell’Agenzia delle Entrate che vi riportiamo qui di seguito.

Regime premiale 2015, novità: quali indicatori devono essere approvati?

Anche il regime premiale 2015 si applica agli studi per i quali risultino approvati indicatori di coerenza economica riferibili ad almeno 4 diverse tipologie tra:

  • efficienza e produttività del fattore lavoro;
  • efficienza e produttività del fattore capitale;
  • efficienza di gestione delle scorte;
  • redditività;
  • struttura.

In alternativa, gli indicatori devono essere riferibili a tre di queste tipologie appena indicate e prevedere, contemporaneamente, l’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”.

Viene inoltre chiarito che, nel caso in cui uno studio risponda a tutti gli indicatori, come lo studio di settore WG96U (“Altre attività di manutenzione autoveicoli e di soccorso stradale”) ma non risultano applicabili gli indicatori di coerenza “Resa dei consumi di acqua”, “Resa dei consumi di energia elettrica” o “Ricavo per posto auto”, lo studio comunque risulta interessato dal regime premiale in quanto rispetta le altre condizioni previste.

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