Congruo e coerente agli studi di settore? Ecco i benefici e gli effetti premiali

Federico Migliorini

21 Luglio 2014 - 14:30

Sei congruo e coerente con gli studi di settore? In questo caso puoi beneficiare di importanti effetti: preclusione dagli accertamenti analitico-presuntivi e tempi di accertamento ridotti.

Congruo e coerente agli studi di settore? Ecco i benefici e gli effetti premiali

Uno degli strumenti di accertamento a disposizione del Fisco per analizzare l’attività di imprese e lavoratori autonomi sono gli studi di settore.

Tale strumento è staso soggetto a numerose critiche negli ultimi anni, che hanno portato anche a pronunce della Cassazione, come la famosa sentenza del dicembre 2009 che ha ridimensionato l’utilizzo degli studi di settore ai fini accertativi. Secondo la sentenza, lo Studio di settore rappresenta di per se una presunzione semplice, e come tale non sufficiente a invertire l’onere della prova in capo al contribuente.

Il regime premiale degli studi di settore
Il legislatore è intervenuto nel recente passato in tema di Studi di settore al fine di valorizzarne la valenza accertativa, attraverso l’introduzione di importanti effetti premiali per i contribuenti che risultano, anche a seguito di adeguamento in dichiarazione, congrui e coerenti alle risultanze degli stessi. In particolare dal periodo d’imposta 2011, i contribuenti che dichiarano ricavi in linea con il valore puntuale previsto dagli Studi di settore, possono beneficiare dei seguenti effetti premiali:

  • Preclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici di cui all’art. 39 comma 1 lett. D) secondo periodo DPR n. 600/73, e dell’art. 54, comma 2 ultimo periodo del DPR n. 633/72;
  • Riduzione di un anno dei termini di decadenza dell’azione di accertamento, che passano da 5 a 4;
  • La determinazione sintetica del reddito complessivo del contribuente (c.d. “redditometro”) è ammessa a condizione che il reddito accertato ecceda di almeno un terzo quello dichiarato.

I chiarimenti dell’Agenzia sul regime premiale
In merito all’applicazione del regime premiale l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti, sui principali aspetti che hanno creato qualche perplessità.
In particolare, la circolare n. 8/E del 2012 vengono elencate le condizioni che i soggetti congrui e coerenti debbono rispettare per poter applicare il regime premiale:

  • I dati rilevanti per l’applicazione degli studi di settore devono essere assolti regolarmente, e soprattutto indicando gli stessi in modo fedele;
  • La coerenza deve riguardare gli indicatori previsti dai decreti di approvazione degli studi di settore;
  • Sono esclusi dal regime premiale i soggetti per i quali sussistono cause di esclusione o di disapplicazione degli studi di settore.

Società di comodo e studi di settore
Il raggiungimento della congruità e della coerenza alle risultanze degli studi di settore è utile anche per escludere l’applicazione delle stringenti regole previste per le società di comodo (obbligo di dichiarazione di un reddito minimo e valore della produzione minimo, blocco del credito IVA e divieto del riporto delle perdite pregresse):

  • Sia per le società non operative, ovvero, che non superano il test di operatività, con conseguente esclusione dall’applicazione delle predette limitazioni:
  • Sia per le società in perdita sistematica nel triennio di osservazione, per escludere l’applicazione della disciplina delle società non operative per il successivo periodo d’imposta.

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