Fitch taglia il rating del Brasile: che succede al gigante sudamericano?

Francesco Lucchetti

16 Ottobre 2015 - 08:51

Dopo S&P anche l’agenzia di rating Fitch boccia il debito spazzatura brasiliano. Che succede in Brasile? Ecco come le prospettive negative scoraggiano gli investitori istituzionali.

Fitch taglia il rating del Brasile: che succede al gigante sudamericano?

Fitch, l’agenzia internazionale di rating, ha bocciato l’economia del Brasile abbassando ulteriormente il suo rating da BBB a BBB-, portandolo così a un passo dal livello definito “speculativo”. Cosa significherà questo per l’economia brasiliana nello scenario dei mercati emergenti?

Lo stesso downgrade era stato effettuato nello scorso settembre da parte di Standard & Poor’s, l’agenzia statunitense che aveva individuato le cause del peggioramento dell’economia brasiliana nel crollo dei prezzi delle commodities, su cui Brasilia ha fatto troppo affidamento, e sulla contrazione dell’economia della Cina, divenuto oramai primo partner commerciale per il Brasile scavalcando gli Stati Uniti.

Brasile: cosa significa il rating BBB-?

Il declassamento del debito brasiliano indica che i titoli obbligazionari del gigante sudamericano vengono ora considerati più rischiosi che in precedenza e secondo la scala di Fitch la loro qualità è definita medio-bassa.
Questo è un livello altamente significativo in quanto un gradino sotto di esso c’è il livello BB+, in cui il rischio è considerevole e inizia l’area speculativa che scoraggia gli investitori istituzionali.

Tagliato il rating del Brasile: le motivazioni di Fitch

La situazione brasiliana non è affatto rosea e l’agenzia Fitch sottolinea che i problemi sorgono dall’accavallarsi di crisi economica e crisi politica in cui versa il Paese. La recessione è più forte del previsto e secondo Fitch il PIL del Brasile diminuirà entro l’anno prossimo del 3%, l’elevato indebitamento è in via di peggioramento e soprattutto la corruzione che dilaga rallenta il Brasile e ne deteriora l’economia, scoraggiando gli investimenti sia esteri che locali.

La corruzione che attanaglia il Brasile

Un esempio lampante di corruzione è il grande scandalo che ha coinvolto il colosso petrolifero Petrobras, l’azienda petrolifera di Stato. Con l’operazione Lava Jato la polizia brasiliana ha portato alla luce il flusso di tangenti che correva tra Petrobras e il Partido dos Trabalhadores (Partito dei lavoratori), di cui è a capo il Presidente Dilma Rousseff. Il calo di popolarità del Governo e le tensioni con il Congresso non rendono stabile la situazione politica e non facilitano il processo legislativo, facendo diminuire la propensione all’investimento nel Paese.

Prospettive per l’economia del Brasile

Il parere di Fitch è allarmante: questo taglio del rating potrebbe non essere l’ultimo, l’economia del Brasile è in via di peggioramento e questo potrebbe portare la rischiosità dei titoli obbligazionari brasiliani al livello speculativo, sottraendo al Paese le risorse derivanti dagli investitori istituzionali.

Il debito pubblico sta per raggiungere il 70% del PIL, mentre il deficit viaggia intorno al 6%. Allo stesso tempo secondo l’agenzia di rating il PIL si contrarrà del 3% nel 2016 e di un altro 1% nel 2017. Serve un cambio di rotta e serve adesso.

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